Bang With Friends: l’amicizia con "benefit" ai tempi della tecnologia

Una nuova Facebook App sta spopolando nella rete...

L’amicizia “con benefit” ai tempi della tecnologia. A questo avranno pensato i tre studenti californiani (che al momento preferiscono mantenere l’anonimato) quando hanno creato questa Facebook App che tanto sta già facendo parlare di sé (considerando anche che dopo una settimana dal lancio vanta già più di 20mila iscritti).
Il nome non lascia molto spazio all’immaginazione: Bang With Friends. Insomma, se hai un amico con cui ti piacerebbe fare “bang” (si, hai capito bene), questa è l’applicazione perfetta. Il meccanismo per attivare il proprio profilo è davvero semplice (4 mosse, mostrate ironicamente come 4 passaggi per utilizzare un preservativo): basta loggarsi con i propri dati Facebook, scegliere dall’elenco dei contatti l’amico con cui si desidererebbe fare sesso, messaggiarsi (tramite mail) e infine… Bang!

Bang With Friends: How To
Bang With Friends: How To

Se anche tu stai pensando alla privacy, non preoccuparti, si sono occupati – ovviamente – anche a questo. Prima di tutto, la proposta lanciata non lascia traccia pubblica nel web (eccezion fatta per l’iscrizione al sito… ma si sa, il passaparola è il modo più veloce per macinare visualizzazioni). Colui che riceve l’esplicito invito viene notificato su Facebook e può accettare o rifiutare, anche in questo caso nella più completa segretezza. Infine, grazie all’apposito filtro, è possibile escludere dalla lista i propri parenti (a patto che questi siano segnati come tali nel proprio profilo). Solo abbinamenti eterosessuali per ora (ma ci si augura che l’applicazione venga estesa anche a chi cerca un’avventura omosessuale)

Bang With Friends
Bang With Friends

Proposte nemmeno troppo indecenti ormai. Bang With Friends affronta il tema del sesso (e del sesso tra amici) in una maniera così leggera e scanzonata da risultare davvero divertente (è chiaramente questa la chiave del suo successo) e capace di abbattere il muro della timidezza. E poi, chissà, “se son rose, fioriranno“!