Perché malamamma: quando un tappeto diventa rivelazione

L’attimo in cui capisci che aggiungere “mala” davanti “mamma” è solo che un vantaggio, sia per te che per tuo figlio

(Leggere con “ Kind of a woman” di Nancy Sinatra)

Eravamo su un tappeto, quello di casa. E sopra il tappeto c’era una tovaglia. E sopra la tovaglia, piatti, posate, bicchieri, una bottiglia d’acqua, mezza di vino, passato di verdure e pane.

la cena più bella del mondo.
la cena più bella del mondo.

La mattina mi ero lavata i denti col dentifricio delle principesse di mia figlia, perché il mio era arrivato all’ultimo rigiro-spremo-melofacciobastare da giorni. E Mina aveva tranquillizzato le mie ansie solo con un “te lo presto io quando vuoi”.

Eravamo su un tappeto con una tovaglia, con sopra tutto per cenare, perché a casa il frigo era vuoto, perché mi ero dimenticata di fare la spesa e di comprare pasta frutta verdure e dentifricio per adulti. Perché di solito mio marito andava a prendere la nana a scuola ed io andavo a fare la spesa e, da quando se n’era andato, a volte m’impicciavo con le cose da fare.
In realtà mi sono sempre impicciata con le cose da fare, solo che in due forse la soluzione era più fattibile. Non facile. Fattibile.

Così, avendo solo un minestrone congelato, acqua e vino ho cercato di inventarmi una cena che potesse essere un gioco; ho cercato di ridere al casino che avevo fatto e, in effetti, ridevo molto;
era un pic-nic domestico, un’avventura, e forse è stata la cena più bella della mia vita. E mia figlia ancora se la ricorda, “Mamma, ti ricordi che pazze a giocare alla cena per terra?”.

Quella è stata la mia prima esperienza come Malamamma.

Il giorno del mio ventiquattresimo compleanno sono rimasta incinta. La serata andò così: torno dal mio lavoro, apro la porta e mi trovo davanti quella cosa che sarebbe stata il futuro padre di mia figlia con un bicchiere di vino in mano; non doveva essere lì, in quei giorni era in Sicilia, non c’entrava proprio nulla, era lì e io qui, e avrei festeggiato il mio compleanno senza di lui, ma va bene, dopo quattro anni può succedere!

Invece è successo che per la prima volta si inventa di farmi una sorpresa e io, tanto contenta della cosa, ho ben pensato di regalargli un figlio.

prima gita (allo zoo) in qualità di famiglia nuova, ovvero composta da ME e LEI e BASTA.
prima gita (allo zoo) in qualità di famiglia nuova, ovvero composta da ME e LEI e BASTA.

Poi c’è stato un piede rotto, un test di gravidanza, pianti, gioie, emozioni, dolori, o emozionanti dolori, 28 chili in più, un parto, una macchina nuova, la patente perché avevo la macchina nuova, io sono mamma, noi siamo genitori, un matrimonio, fai così, no fai come ti dico, no sei un cretino, no non ci capiamo più, no non te ne andare, l’hai fatto e ora rimani dove sei.

Ora.

Quando si è soli, è un conto; si può anche stare male, malissimo per mesi, anni, ma io questo non me lo potevo permettere, perché non ero sola; così ho cercato di capire perché era successo e di trovare una soluzione che potesse conciliare me e la mia Mina.

Ho cercato di ritrovare cosa era io prima di lei, per poter avere la forza di essere due invece che uno; ho preso tutta la mia vita, l’ho richiusa dentro una scatola e, come quando metti in ordine la bigiotteria, ho cominciato a tenere le migliori cose e a buttare quelle inutili, quelle passate, quelle decisamente fuori contesto.

La rabbia. Via

Pomeriggi adolescenziali a casa. Tengo

Il rancore. Via

Le notti a dormire sul divano. Tengo

I capricci. Via

Corona col limone alle sette di sera. Tengo

La musica. Tengo

La malinconia. Via

La solitudine. Tengo

Così per tutta l’estate del 2011.

silenzio, ancora dorme.....
silenzio, ancora dorme…..

Non è stato un lavoro facile, ma ancora ricordo il mio ultimo tramonto a Sabaudia:
qui, o mollo o tengo. E ho tenuto. Per Lei, mia figlia, la mia vita, il mio stimolo, la causa del mio divorzio? Può essere, la causa della mia rinascita? Sicuro.

Sono “diventata” una Malamamma perché si è accesa una scintilla, perché credo fortissimamente che noi tutte donne, madri o no, siamo malamamme dentro; perché ad un certo punto si esce dal guscio, si scoprono particolari che non si pensava potessero esistere, come quando vedi e rivedi Fight Club, e cominci a contare in quanti frame appare Brad Pitt prima della scena in aereo con Edward Norton.
Ecco. Malamamma sono i frame di una tua te stessa che non sapevi esistesse prima di quel momento, ma che una volta scoperta, rendono la tua vita ricca, unica, solo tua.

Soprattutto quando il tuo primo mestiere è essere madre.