Bagno al mare o in piscina: qual è l’ora giusta per tuffarsi dopo mangiato?

“Aspetta a fare il bagno, hai appena mangiato!”. Chi di voi non ha mai ricevuto, o dato, almeno una volta questa raccomandazione? Sicuramente sarà capitato a tutti, eppure oggi la scienza ci dice qualcosa di nuovo e diverso. Secondo alcuni studiosi infatti, non c’è alcuna tempistica precisa da rispettare prima di tuffarsi in mare dopo aver mangiato . Tutto dipende dal buon senso. La regola delle tre ore sembra più una credenza popolare italiana, pensate che in altri paesi vale la regola di aspettare un’ora!

La notizia è stata diffusa dal il sito “Consumatrici.it”. Riccardo Ristori, medico del pronto soccorso di Livorno e direttore scientifico della Salvamento Academy, ha risposto: “Il parametro giusto per poter decidere quando è meglio tuffarsi in acqua dopo mangiato non è il tempo trascorso dall’ultimo spuntino, ma un altro. La regola da seguire è una sola: entrare in acqua se ci si sente in buone condizioni fisiche, se si sta bene”. Insomma, bisogna ascoltare il nostro corpo e i segnali che esso ci invia!

Quindi non servirebbe aspettare le tanto nominate tre ore, se il fisico sta bene il nostro organismo è perfettamente in grado di stare in acqua e allo stesso tempo svolgere e completare il processo fisiologico della digestione. Le cause più frequenti di annegamento, quindi, sono altre.

L’unica cosa che resta da evitare è lo “choc termico”. Che cos’è? Una condizione che si verifica quando la temperatura dell’acqua si trova al di sotto dei cinque gradi. Ma niente paura! L’acqua del nostri mari si aggira mediamente attorno ai 20-21 gradi! Quindi risulta evidente che la congestione è alquanto remota. Di sicuro una buona regola prima di tuffarsi è quella di non abbuffarsi e di non abusare di alcolici, per evitare una sincope. Quest’ultima può portare all’annegamento anche in pochi centimetri di acqua!

L’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) include tra i fattori di rischio per annegamento altri motivi che non assolutamente legati alla digestione. Sottolinea, inoltre, che i bambini sono comunque tra i soggetti maggiormente esposti al pericolo di annegamento. Non lasciateli mai soli, neanche a riva, poiché questo comportamento potrebbe mettere seriamente a rischio la loro incolumità. Questo ovviamente vale per il mare così come per la piscina.

Aspetterete ancora 3 ore? Vi fidate del parere scientifico? Condividete!