Bambina di 11 anni si ammala e finisce al pronto soccorso con le allucinazioni

L’anno scorso Lindsay Ellis, dell’Indiana, una ragazzina di soli undici anni è dovuta andare d’urgenza al pronto soccorso perché dopo aver preso un farmaco per l’influenza, ha iniziato a sentire la voce del diavolo e sentiva gli insetti che gli salivano sul suo corpo.. Il padre per questo ha deciso di raccontare la sua storia, per avvisare tutti gli altri genitori.

Charles, ha deciso di raccontarla perché ha sentito che in Texas una ragazzina di soli sei anni, dopo aver ingerito quel farmaco stava per buttarsi dalla finestra. Si tratta del Tamiflu. Lindsay a causa di questa reazione ha dovuto passare tre mesi in ospedale. Ma inizialmente nemmeno i medici capivano bene quello che le stava accadendo. Credevano che fosse impossessata. Nessuno avrebbe mai pensato a questa parola per una semplice influenza, è una cosa totalmente difficile da credere. Dall’anno scorso a oggi, negli Stati Uniti sono stati registrati più di trenta morti, per lo più bambini, a causa di questa influenza. Lindsay era stata dal suo medico, che le aveva prescritto questo Tamiflu, ma cinque giorni dopo, il cugino ha iniziato a notare alcuni comportamenti che non erano da lei. Così ha chiamato subito Charles che è tornato a casa nel giro di pochi minuti ed è stato costretto a portare la sua bambina in ospedale. Lindsay pregava il padre di leggere la Bibbia, infatti l’uomo ha capito subito che le sue allucinazioni riguardavano quello di cui aveva più paura, cioè il diavolo. Guarda il video di quello che ha raccontato l’uomo:

Fate sempre molta attenzione a quello che date ai vostri figli, leggete sempre il foglio con gli effetti collaterali.

La storia di Lindsay è davvero incredibile da credere per tutte le persone, il padre e la madre ovviamente erano molto spaventati per la loro bambina.

Purtroppo la bambina, è entrata in coma e si è ripresa dopo tre lunghi mesi e da quel momento ha dovuto imparare a fare tutto di nuovo, come parlare e camminare.

Non credete che sia un nostro diritto sapere quello che si da ai nostri bambini?