Bambino di 3 anni viene deriso dai bulli per il colore dei suoi capelli

E’ un dovere di genitore assicurarsi che il proprio bambino sia sano e felice. Lui diventa la priorità assoluta e la sua felicità, la nostra felicità. Per questo, il peggior incubo di un genitore, è proprio quello di vedere un figlio soffrire. Provate ad immaginare se un giorno, vostro figlio venga da voi e vi dica: mamma cosa c’è di sbagliato in me?

 

Questo è quello che è accaduto a Lauren Russel, mamma di un bambino di tre anni che è stato torturato e insultato su un mezzo pubblico, da altri bambini che lo ritenevano brutto per i suoi capelli rossi. Lauren si è sentita così indignata che ha deciso di scrivere un lungo post su Facebook, pregando tutti di condividerlo, affinché il suo messaggio contro il bullismo, potesse arrivare forte e chiaro:

“Oggi il mio cuore si è spezzato.

Mentre stavo viaggiando su un autobus pubblico, ho assistito ad un comportamento crudele verso mio figlio di 3 anni, da parte di un ragazzetto di circa 13 anni. Dopo di lui, tutti i suoi amici hanno fatto lo stesso. E perché? Perché provavano gusto a deridere i suoi capelli rossi e le sue adorabili lentiggini.

‘I servizi sociali dovrebbero prenderti e portati via, perché il colore dei tuoi capelli è disgustoso.’ ‘Se mai avrò un bambino con i capelli rossi, lo ucciderò.’

Il mio bambino li guardava confuso. Sono andati via e, prima che potessi dirgli di ignorarli, si è avvicinato e mi ha domandato perché i suoi capelli non piacevano alla gente e se potevo fare qualcosa per cambiarlo e renderlo più bello. Mi ha chiesto di diventare come suo fratello, che non ha i capelli rossi. Sto scrivendo questo post per il mio bambino, perché voglio dimostrargli che i bulli sono in minoranza e che, a questo mondo, esistono anche tante persone buone, che lo accettano e lo trovano bello , per quello che è.

Voglio dimostrargli che esistono persone gentili, che non giudicano e non feriscono. Voglio che condividiate questo post, per mostrare a tutti quant’è bello il mio bambino. Voglio mostragli quanto bene c’è in ognuno di voi. Non è giusto discriminare qualcuno per il colore dei capelli. Ne ora, ne mai. Grazie”