Bologna da il via a una nuova iniziativa: la sciarpa sospesa. Ecco di cosa si tratta
C’era una volta il caffè sospeso… poi è arrivata la colazione sospesa e poi, dopo pochi mesi è stato il turno della pizza sospesa. Si tratta di alcune lodevoli iniziative di privati cittadini che non molti conoscono. Perché? Perché purtroppo, si fa presto a parlare di cose brutte e di cattiverie ma delle cose buono sono pochi quelli che ne parlano… A Bologna arriva la ‘sciarpa sospesa’. Sugli alberi e sui pali di 2 quartieri bolognesi sono comparse tante coloratissime sciarpe.
Ecco perché abbiamo deciso di parlarvene noi e se pensiate che questa sia una di quelle cose che vale la pena condividere, allora fatelo e facciamo girare la voce… forse così a qualcuno verrà in mente di imitare questa iniziativa e, perché no, entrare, già da adesso, nello spirito del Natale.
Probabilmente sapete già cos’è un “caffè sospeso”: si tratta di un gesto di gentilezza verso chi è meno fortunato e non si può permettere il lusso di prendere un caffè al bar…. anche se lo vorrebbe tanto. Funziona così: si entra in un bar e si paga un caffè… lo scontrino viene messo in un baratolo dove ci sono anche altri scontrini…
Le persone che hanno voglia di un caffè e non se lo possono permettere entrano in quel bar e chiedono un caffè sospeso… Adesso i bolognesi hanno deciso di fare di più: così sono nate le sciarpe sospese. Molti di noi hanno nell’armadio delle sciarpe che non usiamo. Perché non regalarle a chi ne ha bisogno? Ai tanti senzatetto che passano la loro vita in strada, affrontare il freddo pungente dell’inverno?
Ecco perché i volontari del Guardian Angels di Bologna hanno fatto partire l’iniziativa “Dona una sciarpa”, un idea che hanno copiato agli americani ma che sta prendendo piede, sempre di più, anche da noi. Giuseppe Balduini, il presidente della sezione cittadina di Guardian Angels di Bologna, ha dichiarato che si tratta di “un’idea simpatica che speriamo conquisti i bolognesi” aggiungendo:
“Noi attaccheremo nei prossimi giorni delle sciarpe ad alberi e pali dei quartieri San Donato e Navile, quelli in cui sappiamo esserci maggiore presenza di persone bisognose, italiane o straniere che siano ma speriamo di diffonderla in altre zone della città. In un bigliettino spiegheremo il senso di quel gesto: che non si tratta, cioè, di una sciarpa persa ma una sciarpa donata, invitando tutti a fare lo stesso, con un capo che non usano più. Vogliamo avere fiducia nelle persone e sperare che quelle sciarpe vadano davvero a chi ne ha necessità per riscaldarsi in inverno.”
Ci auguriamo che queste sciarpe arrivino a chi ne ha bisogno e che questa sia la prima di una lunga serie di interventi mirati ad aiutare chi si trova in difficoltà. Una sciarpa potrebbe non cambiare la vita di una persona ma potrebbe significare molto per chi ha perso tutto nella vita.