Chiaraluna abbandonata e morta in spiaggia: arrestata la madre

Ricorderete sicuramente di Chiaraluna, la neonata trovata morta nel pomeriggio del 16 febbraio 2017, nascosta fra la ghiaia, su una spiaggia di Monopoli, a Cala Pantano, il freddo e le acque gelide di febbraio l’hanno uccisa. Finalmente una svolta nelle indagini…

Lidia Rubino, 23 anni di Castellana Grotte, è stata arrestata per l’omicidio volontario di Chiaraluna. La ragazza fa l’estetista e la PR, ora si trova nel carcere di Trani. Secondo quanto riporta il quotidiano “La Repubblica” alla donna, gli agenti, sono arrivati dopo un controllo meticoloso delle farmacie di tutti i comuni baresi. Lidia, infatti, ha comprato degli antiemorragici, subito dopo il parto, a seguito del quale poi avrebbe abbandonato la piccola sugli scogli della spiaggia dicendo: “Non so cosa fare con lei”. 

Gli agenti di polizia sono risaliti al presunto giorno della nascita di Chiaraluna e dopo i controlli nelle farmacie hanno scoperto che Lidia  in quelle stesse ore, avrebbe comprato medicinali preposti ad arrestare le emorragie e per curare la febbre. Negli ultimi mesi, inoltre, il suo lavoro in discoteca si è molto ridotto, ulteriore elemento che ha insospettito gli agenti.

La 23 enne è stata “incastrata” mentre era in procinto di partire per l’estero, è stata ascoltata dagli inquirenti come “persona informata sui fatti”, per ora si è avvalsa della facoltà di non rispondere e ha fatto scena muta durante l’interrogatorio del giudice. Sarà l’esame del DNA ad attribuire con certezza, alla ragazza, la maternità della neonata. Le indagini proseguono per accertare chi l’abbia aiutata durante le fasi del parto e nel successivo occultamento del cadavere: oltre a Lidia ci sarebbero anche altri indagati…

Una vita spezzata, Chiaraluna poteva essere salvata; il fatto che forse ci siano dei complici ci fa rabbrividire, nessuno ha pensato di portare la neonata in ospedale o in una struttura di accoglienza? Siamo senza parole, chiediamo solo giustizia per Chiaraluna!

Condividete, lasciate un commento per la piccola bambina e chiedete giustizia anche voi!