Cosa accade al feto quando la mamma piange?

Il pianto è definito come: emissione di lacrime in seguito a un’ emozione forte, sia negativa che positiva. Sarete stupiti ma, sapevate che  l’essere umano è l’unico in grado di compiere questa azione? Molto interessante sarà scoprire cosa avviene durante il pianto e se il feto, nel grembo materno, sente qualcosa quando la mamma piange.

Tantissimi studi sostengono che il feto, nella vita intrauterina, non è completamente isolato dal mondo esterno, ma partecipa ad esso. Percepisce i rumori, risponde ai suoni… tutto ciò attraverso i movimenti e il battito cardiaco. Inoltre, si rende conto dei cambiamenti di umore della sua mammina, soprattutto per una questione ormonale. Per esempio, se la mamma è felice, il livello di endorfine aumenterà e giungerà fino al piccolo, che  proverà la medesima emozione di appagamento.

Invece, se la mamma è triste, cosa sente il bebè?

Per quanto riguarda le emozioni negative, esiste un naturale meccanismo di protezione. Infatti la placenta, tra 3-6 mesi di gestazione, produce un particolare enzima che blocca adrenalina e cortisolo. Quest’ultimi sono i principali ormoni prodotti durante periodi stressanti. In questo modo il feto è protetto dalle emozioni negative. Questo meccanismo però non ci salva se lo stress dura da molto tempo. Solo così le emozioni negative arriveranno al feto. Come reagisce allora il bebè?  Con movimenti bruschi e repentini,  con battito cardiaco accelerato e/o rannicchiandosi su sé stesso.

Se la mamma piange, il feto se ne rende conto?

Molti studiosi pensano, in realtà, che il pianto sia un fattore vantaggioso. Infatti, nelle lacrime, sono contenuti proprio gli ormoni dello stress. Il pianto il più delle volte è liberatorio, quindi potrebbe rappresentare una “valvola di sfogo”. Quello che invece potrebbe trasmettere malessere al bebè, non è il pianto in sé per sé, ma ciò che lo ha causato.

Il pianto quindi è un processo naturale, che ci aiuta a liberarci da queste emozioni negative e piuttosto “forti”. Ma attenzione!  Se il pianto diventa troppo frequente, probabilmente la situazione sta diventando insostenibile. Al fine di proteggere la vostra salute e, soprattutto quella del bambino, potete rivolgervi al vostro medico; lui vi indicherà la giusta via per uscire da questo stato d’animo persistente.

Quindi piangere un pochino va bene, aiuta a sfogarsi. Ricordate sempre che non sono le vostre lacrime a “fare male” al bebè, bensì le cause! Condividete!