Decide di portare a termine la sua gravidanza rischiosa

Non è solo una diceria, lo abbiamo sempre saputo, le donne sono incredibilmente forti, ma una donna in particolare merita sicuramente qualche lode in più… Kery e Royce Young non erano nella pelle per l’arrivo del loro secondo figlio, era una bambina, l’avevano tanto attesa, avevano già deciso per lei il nome, si sarebbe chiamata Eva. Purtroppo, a 19 settimane di gestazione, una terribile notizia fa crollare tutte le aspettative dei due coniugi, i medici sostenevano che, dopo il parto, la bambina non sarebbe sopravvissuta per più di due ore.

Alla piccola Eva era stata diagnosticata un “anencefalia”, una malattia molto grave e incurabile, è un difetto di nascita non troppo comune, la diagnosi fa paura, significa che la piccola non si sta sviluppando come dovrebbe e che verranno a mancare importanti, o tutte, le parti del cervello e del cranio; tutto ciò praticamente si traduce con zero possibilità di sopravvivere, quasi tutti i bambini, alla nascita, vivono solamente per un paio di ore. La notizia per mamma e  papà è stata devastante, ma Kery e Royce hanno deciso di portare avanti la gravidanza, il loro pensiero era fisso, se la loro bambina non ce l’avesse fatta avrebbero donato gli organi, per salvare altre piccole vite umane, Eva avrebbe vissuto in loro: “Lei farà di più nella sua breve vita, di quanto ho mai fatto io nella mia”, ha detto Kery. La scelta dei due coniugi sicuramente non è stata facile, pensare di avere un bambino che non vivrà, se non per un paio di ore, ma  è stata fatta con il cuore, e sicuramente sarà quella giusta. Royce, il papà, è uno scrittore, ha deciso di condividere la sua storia con tutto il mondo, su Facebook; parla di sua moglie come una donna eccezionale, “Lei è un’eroina!”. Ha scritto il post quando Kery si è addormentata al suo fianco, in pochi giorni è diventato virale, la coppia ha avuto il sostegno di migliaia di persone che hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia.

L’altra sera, prima di partire per New Orleans, stavo guardando mia moglie, dormiva tranquillamente sul divano; la guardai, con il suo grande pancione e nostra figlia che da lì dentro tirava  calci a distanza, una figlia che non potrà vivere più di un paio di giorni, e allora ho pensato a quanto fosse incredibile questa donna, la mia donna. Sono uno scrittore così quando mi sento qualcosa dentro prendo carta e penna e butto lì i miei pensieri, ma anche le mie angosce. Così ho tirato fuori il mio telefono e iniziato a scrivere quello che stavo provando. E quella sera, seduto a mille miglia di distanza in una stanza d’albergo e, soprattutto dopo l’incontro con un ragazzo di nome Jarrius che ha bisogno di un trapianto di fegato, ho deciso di non tenere tutto questo per me come invece  faccio di solito, dovrei dire a tutti gli altri quanto sia incredibile Kery Young, mia moglie!”.

“Ripensai al momento in cui abbiamo scoperto di aspettare Eva, purtroppo non era tutto perfetto,  30 secondi dopo il nostro medico ci ha detto che la nostra piccola non aveva il cervello,  Kery alzò gli occhi al cielo e chiese: “Se io porto a termine la gravidanza, possiamo donare i suoi organi?” Ricordo il ginecologo metterle la mano sulla spalla  dicendo: ‘Oh tesoro, come siete coraggiosi!’ Ero lì, mortificato e con il cuore spezzato, ero uno spettatore della mia vita. Era letteralmente il momento peggiore per la nostra famiglia, avevamo appena scoperto che la nostra bambina non ce l’avrebbe fatta e lei già pensava agli altri, a come poterli aiutare, è il gesto più potente che abbia mai visto! Negli otto anni in cui siamo stati sposati (e 15 anni di fidanzamento) ho avuto un sacco di momenti in cui mi sono fermato a pensare a quanto fossi fortunato ad aver sposato quella donna”.

“Questo è il perfetto cuore di nostra figlia. Ha piedi, mani, reni e fegato perfetti. Sfortunatamente non ha un cervello perfetto», scriveva il 16 dicembre scorso Kery, allegando l’immagine dell’ecografia. «Non è stata una decisione facile. Per le prossime 20 settimane sentirò i suoi calci, il singhiozzo», si legge sul suo post, «come si può immaginare siamo devastati», ma «stiamo provando a vedere gli aspetti positivi di questa situazione, ad amare il tempo che possiamo condividere con Eva, ed essere grati per l’impatto che avrà sul mondo».

Siamo vicini al traguardo, sarà bellissimo tagliare il cordone e conoscere Eva, ma tutto questo ha un costo. Andremo in ospedale per una nascita e non porteremo una bambina a casa con noi. Tante persone dicono cose come ‘Non cambierei nulla’ dopo alcune esperienze, ma io non lo dirò. Lo cambierei assolutamente se potessi. Avrei voluto che mia figlia fosse perfetta; Avrei voluto farle soffiare la candelina al suo primo compleanno; Avrei voluto vedere la sua testa sbattere contro il tavolino nei suoi primi passi; Avrei voluto vederla correre a rispondere al messaggio di un ragazzo sul telefonino; Avrei voluta accompagnarla all’altare; Vorrei cambiare tutto e fa così male. Ma non posso. Questa è la nostra realtà. E non c’è modo di fermarla“, continua così il post di Royce.  Lei è una dura, è coraggiosa, è incredibile, straordinaria. Lei è una combinazione di arguzia, bellezza, coraggio, stupidità, carattere e integrità in una sola e spettacolare donna. E, in qualche modo, lei è mia moglie. Non che avessi bisogno di una situazione terribile come questa per accorgermi di tutto questo, ma quello che ha fatto mi ha fatto venire voglia di dirlo a tutti”.

La storia è molto commovente, siamo vicini a questa famiglia, vogliamo condividere insieme a loro questa storia per mostrare un grande gesto a tutti voi! Condividete, lasciamo un pensiero per Keri e Royce e per la piccola Eva.