Due cuccioli sotto lo stesso tetto: la convivenza tra neonato e animale domestico

Tra qualche mese nascerà tuo figlio? Ti stai chiedendo come lo accoglierà l’altro piccolino di casa, quello peloso e a quattro zampe? Ci pensiamo noi! Ecco alcuni semplici consigli per favorire l’amicizia tra loro.

Il neonato corre dei rischi?

Molto raramente la convivenza tra animale e neonato si rivela difficoltosa. La presenza di un pelosetto in casa, non altera in nessun modo l’equilibrio della famiglia che si allarga, a patto che il cucciolo abbia un suo ruolo ben definito. L’unica cosa da evitare sarebbe quella di adottare un cucciolo proprio nel periodo della dolce attesa, o nei mesi immediatamente successivi. Questo non perché sia pericoloso, ma per buon senso. Infatti l’arrivo di un bebè, costringe la coppia di genitori a cambiare orari e stile di vita.

Il rapporto che via via si instaura tra animale e bambino è del tutto positivo, dal punto di vista sanitario si può stare più che tranquilli. L’importante è che l’amico a quattro zampe sia regolarmente sottoposto a controlli medici dal veterinario. La convivenza quindi, sembra necessaria, non c’è miglior tranquillante, per un bambino, delle coccole del suo animale che donano calore e sicurezza.

Maggior pericolo di malattie?

Chi nasce con un cane o un gatto per “fratello” imparerà ad amare gli animali, a non aver paura di loro e a rispettarli. Non solo, lo stesso organismo ne trae tantissimi vantaggi, tra cui lo sviluppo di resistenze a possibili allergie. Alcuni studi a riguardo dimostrano che i bambini che vivono in fattoria, hanno un rischio minore di contrarre disturbi, la vita in mezzo alla natura è molto meno allergizzante di quella in città! Ovviamente, se il bambino presente già delle patologie non è opportuno tenere un animale in casa. Quanto alle infezioni, se sottoposto a profilassi antiparassitaria, l’animale domestico non dà generalmente problemi.

Come creare il giusto feeling.

Tra gli altri timori, un neo-genitore teme che il cucciolo peloso possa fare del male al bebè. Come evitare un remoto, ma possibile rischio? Fin dall’inizio stabilite tra animale e neonato un rapporto corretto: l’arrivo di un bambino, come abbiamo detto, sconvolge le abitudini e lo stile di vita genitoriale, la soluzione? Bisogna imparare a gestire la nuova situazione. Gli obiettivi sono:

  1. tutelare il bambino da possibili comportamenti “violenti” del pelosetto;
  2. evitare che l’animale di casa si senta trascurato, con il rischio di sviluppare forme di ansia o di “depressione”.

Una visita comportamentale pre-nascita e alcuni piccoli accorgimenti possono davvero fare la differenza.

Cane e gatto, come prepararli all’arrivo del bebè?

MICIO

  • Prepara la cameretta con anticipo e lascia che il gatto vi entri liberamente. Inizierà a liberare i propri feromoni, impercettibili all’uomo, su muri e mobili, riconoscendo la stanza come un ambiente familiare, non pericoloso.
  • Quando il bebè torna a casa dall’ospedale, non obbligare il gatto ad avere un contatto immediato con lui: lascia che sia il micio a decidere quando è il momento di andare a scoprire la “novità”.
  • Nella cameretta prepara cucce e cuccette dove il gatto possa mettersi in alternativa alla culla, che per lui rappresenta una forte attrattiva. E’ molto difficile che accada, ma meglio evitare il rischio che l’animale, con il suo corpo, possa soffocare il neonato.
  • Non prenderti cura del gatto solo quando il bebè dorme, altrimenti finirà per sentirsi in competizione con il piccolo. Mamma e papà possono alternarsi nell’accudire entrambi i “cuccioli”.
  • Evita di allontanare il gatto quando nella stessa stanza c’è il bambino: un animale di indole non aggressiva, non ha nessun motivo di fare del male al piccolo se non si sente da lui “sopraffatto”.
  • Cerca di coinvolgerlo il più possibile. Per esempio, se il bebè piange, puoi chiedere al micio di accompagnarti a vedere cosa succede.

FIDO

  • Lasciagli esplorare in anticipo la cameretta. Fagli vedere il passeggino e la carrozzina, come si muovono, sono oggetti di cui non deve aver paura quando si esce per la passeggiata.
  • Evita di farlo giocare con indumenti o accessori del bebè: potrebbe identificarli come giocattoli e tenderebbe a usarli anche dopo l’arrivo del bambino.
  • Nel giorno delle dimissioni, il primo contatto deve avvenire nel cortile dell’ospedale. Non a casa dove il cane rischia di vedersi respinto perché la mamma, che dopo alcuni giorni di ricovero è quella che non incontra da più tempo, entra con il bambino in braccio.
  • Al rientro a casa, almeno per qualche ora, evita la presenza di amici o parenti parenti. Della loro eventuale apprensione farebbe le spese il cane, ma anche voi genitori, già stressati.
  • Lascia che il cane si avvicini al bambino per annusarlo, cercherà di farlo appena possibile. Una volta scoperto che si tratta di qualcosa di “normale”, lui stesso passerà ad altre attività.
  • Non pensare al cane solo quando il neonato dorme.
  • Chiedi ai parenti che vengono a visitare il bambino di portare un regalino anche per il cane.
  • Evita, quando il bambino gattona, che si avvicini al cane mentre mangia o dorme.
  • Non lasciarlo mai da solo con cani che vivono in cortile, questi hanno un maggiore istinto di difesa del territorio.

Avete anche voi un animale domestico? Come avete gestito il rapporto del pelosetto con i vostri figli? Speriamo che questa guida sia molto utile a chi si trova ad affrontare questa nuova situazione. Raccontateci la vostra esperienza, e condividete per tutte le mamme e i papà!