Figlio maschio? 15 consigli per crescerlo nel modo corretto

Crescere un figlio maschio, oggi, non è affatto facile; nel rapporto di coppia, ma anche nel lavoro, le donne hanno acquistato preparazione e sono molto competitive. Ma crescere un figlio maschio in un ambiente che non tiene conto di questo cambiamento della società lo renderà confuso, spiazzato e anche inadeguato. Ecco perché i genitori devono crescere figli autonomi, indipendenti e senza pregiudizi di tipo sessista. La psicologa Anna Oliviero Ferraris ci da qualche consiglio:

  • Coinvolgetelo in attività considerate femminili: Apparecchiate, sparecchiate, preparate una torta insieme, abituatelo a svolgere attività tradizionalmente femminili, “Vostro figlio sarà contento di fare le cose insieme alla mamma, imparare a fare lavori domestici gli servirà da grande”, afferma la psicologa.
  • Trasmettetegli il valore di essere donna: comportarsi “da femmina” è ancora sintomo di debolezza; insegnategli che essere femmina è bello e che in tutti i maschietti c’è un lato femminile, una caratteristica positiva a cui va data l’importanza che merita.
  • Piccoli passi verso l’autonomia: Il rapporto madre-figlio è fondamentale se si tratta di un neonato, dopo il terzo anno di vita promuovete l’autonomia. Dice l’esperta: “Evitate di dormire insieme nel lettone, tagliamo il cordone ombelicale, eviteremo di creare una dipendenza corporea e un’intimità irrisolta”.
  • Fatelo giocare con le bambine: incoraggiate l’amicizia con le femmine, i giochi con loro saranno diversi, imparerà nuove cose e esplorerà mondi sconosciuti.

  • Non comprategli solo giochi da maschio: lasciate i bambini liberi di scegliere con cosa voler giocare, travestimenti, bambole, pentoline… “non c’è ragione di temere per la loro sessualità”, afferma la psicologa.
  • Evitate cartoni e videogiochi troppo violenti: I maschi sono più fisici e maneschi rispetto alle femminucce, sta a mamma e papà non far trasformare questa fisicità in violenza, limitate videogiochi o cartoni che esaltano la forza maschile e se glieli lasciate vedere commentate con: “Non sono d’accordo con questo modello!”.
  • Fategli praticare sport di squadra: per sfogare questa “violenza” fategli fare tanto sport, soprattutto di squadra: calcio, pallavolo, rugby…
  • Lasciate che passi dei momenti da solo con il padre: il ruolo del papà è fondamentale, il bambino intorno ai 9 anni si identifica con lui, avere un modello lo farà sentire più sicuro!

  • Quando è piccolo non preoccupatevi se sembra in ritardo rispetto alle coetanee: non siate iperprotettive se lo vedete goffo, meno spigliato delle bambine, sono normali tappe evolutive, poi i maschietti le raggiungono e si mettono allo stesso livello.
  • Insegnategli a esprimere i sentimenti con le parole: è normale per lui tenersi tutto dentro, ma ditegli che può spiegare rabbia o gioia anche a parole!
  • Educatelo all’indipendenza: Un bambino troppo dipendente dalla madre, da adulto cercherà nella compagna la stessa relazione di dipendenza, abituatelo a piccole separazioni: campeggio con i boy scout, campus estivo, a casa di un amico…
  • Siate mamme “femministe”: il buon esempio di un rapporto paritario parte dalla mamma, siate donne che si fanno rispettare dagli uomini e imparerà anche lui a fare così!

  • La vita di coppia è con vostro marito: un figlio è l’amore più grande per una mamma, ma riservati spazi di coppia: uscite a cena, andate al cinema… capirà quanto è importante la relazione moglie-marito;
  • Aiutatelo a superare le prime delusioni d’amore: parlategli, stategli vicino, raccontategli le vostre delusioni d’amore, “il dolore con il tempo passa, capita a tutti!”.
  • Quando è il momento… lasciatelo andare: quando è grande cercate di capire il suo bisogno di indipendenza, amare un figlio significa anche lasciarlo andare quando è il momento!

Questa lista vi sarà utile? Seguirete queste consigli? Cosa ne pensate mammine?