Frutta secca e bambini: quando e come includerla nella loro dieta

Si tratta di un alimento ricco di proprietà benefiche, sia per l'adulto che per il bambino.

La frutta secca è un alimento prezioso nella dieta degli adulti, ma è importante anche per i più piccoli. Ecco come dare la frutta secca ai bambini, quando si può mangiare e perché.

Frutta secca e bambini

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I pediatri ci dicono che esistono l’introduzione della frutta secca nella dieta dei bambini deve essere graduale e devono sussistere alcune condizioni.

In primo luogo, la frutta secca può provocare delle allergie, specialmente se un componente della famiglia presenta lo stesso problema. Pertanto, in caso di familiarità, il bambino può iniziare a mangiare la frutta secca dopo il terzo anno di vita. Se, invece, non vi è una storia familiare di allergie, allora la frutta secca può essere data anche dopo l’anno.

Come dare la frutta secca ai più piccoli

Prima di proporre noci, nocciole o mandorle ai vostri figli, è importante assicurarsi che il bambino abbia imparato a deglutire e masticare correttamente.

La frutta secca, infatti, è un alimento duro e non facile da spezzare  con i denti, per cui, se non sminuzzata correttamente, potrebbe comportare il rischio di soffocamento.

Per questo, il modo migliore per far mangiare questa tipologia di alimento ai piccoli è macinata finemente, da aggiungere come componente di  creme, gelati, dolci o altre ricette.

Evitare, invece, di dare la frutta secca ai bambini intera o a piccoli pezzi, perché potrebbero non deglutire bene i frammenti, che potrebbero oltretutto anche inalare.   I bambini possono mangiare questo tipo di frutta intera verso i 3-4 anni, ma dipende dalla sua propria abilità nel masticare.

Quale frutta secca dare ai più piccoli

Sono specialmente le noci, le mandorle e le nocciole a contribuire a un corretto sviluppo dei bambini. Stando a quanto riferito durante lo scorso convegno La salute si impara da piccoli organizzato da UniSalute a Bologna, la frutta secca svolgono un’azione protettiva dal punto di vista del metabolismo dei più piccoli.

Tuttavia, non va sottovalutato l’apporto calorico di questa frutta, per questo si consiglia un consumo moderato per evitare l’ aumento di peso del bambino e prevenire l’obesità infantile.