Gravidanza: 6 modi per sviluppare l’intelligenza del bambino fin nella pancia

Stimolare la creatività e intelligenza del tuo bambino fin dalla pancia? Ti diciamo come fare!

In gravidanza la preoccupazione principale è fare il possibile perché il nascituro sia sano: prendersi cura di sé e della propria salute diventa quindi fondamentale per preservare anche quella del bambino.

Accanto alle accortezze ovvie, ovvero mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, assumere integratori come acido folico e vitamine, fare controlli puntualmente e non bere alcool (specialmente nei primi tre mesi di gravidanza, non solo per evitare malformazioni fisiche, ma anche per scongiurare la sindrome alcolica fetale, che va a colpire in particolare lo sviluppo del sistema nervoso, portando come conseguenza diversi deficit mentali), si possono mettere in atto alcune strategie per cercare di stimolare l’intelligenza del bambino fin nella pancia.

Gran parte dell’intelligenza di un individuo è determinata dai geni, ma anche l’ambiente fa la sua parte nello sviluppo: ecco cosa si può fare per coltivare fin da subito la mente dei bambini ancora prima che nascano.

#1 Fare esercizio fisico

Cercare di rimanere attive durante la gravidanza non è facile: ormoni, stanchezza e altri mille fattori contribuiscono a far passare la voglia di cominciare qualsiasi tipo di esercizio. La scarica di endorfine che segue a un’attività fisica fa invece bene non solo a noi, ma anche al bambino: aumentando la circolazione sanguigna e, come suggeriscono alcuni studi, aiutando lo sviluppo dei neuroni dell’ippocampo, la parte del cervello che ha un ruolo importante nell’apprendimento e nella memoria.

#2 Prendere un po’ di sole

Tra le vitamine fondamentali c’è la vitamina D, che aiuta a fissare il calcio delle ossa: la luce solare è fondamentale per il ciclo della vitamina D ed esporsi per una 20 di minuti al sole ogni tanto può aiutare certamente a sviluppare ossa e cuore forti nel bambino. Alcuni studi hanno inoltre cominciato a indagare la relazione tra la carenza di vitamina D e l’autismo.

#3 Cominciare con l’ora delle favole

Leggere una favola ai bambini la sera, prima che vadano a dormire, è un classico: questa abitudine può cominciare anche molto prima. Al terzo trimestre di gravidanza si può iniziare a stimolare le aree del cervello destinate al linguaggio leggendo ad alta voce: da alcuni studi è emerso che, durante questo periodo, i bambini sono in grado di memorizzare suoni ascoltati regolarmente. Leggere è sempre una buona idea per aprire la mente.

#4 Massaggiare la pancia

Intorno alla 20esima settimana, il bambino percepirà il tocco sulla pancia: massaggiarla e dare dei colpetti ritmici e leggeri può mandare messaggi rilassanti al sistema nervoso del nascituro.

#5 Parlare con la pancia

Alla 16esima settimana i bambini hanno l’udito e, alla 27esima, le connessioni cerebrali tra orecchio e cervello sono pronte. Parlare alla pancia può aiutare a sviluppare il linguaggio del bambino, come dimostrano studi fatti su neonati nati in famiglie bilingue, che rispondono a entrambe le lingue fin da subito.

#6 Far ascoltare musica alla pancia

Forse la più strana ma anche la più efficace delle accortezze: far ascoltare musica rilascia serotonina, che ha effetto calmante. E chissà, magari si può cominciare a educare anche i gusti musicali del bambino, scongiurando ascolti futuri di cui ci potremmo pentire.