Immersa nell’acqua bollente dopo il parto, la piccola crescerà malformata

La tragedia è avvenuta a Fondi, cittadina del sud del Lazio. Una neonata, sembra per sbaglio, è stata immersa nell’acqua bollente subito dopo essere venuta alla luce. L’errore è stato commesso da un’infermiera del reparto che così facendo ha segnato per sempre il futuro della piccola. Il fatto è accaduto nel 2015, ma solo oggi è stato fornito il quadro clinico della bambina con le relative conseguenze per la sua salute, complice l’inizio del processo nel mese di aprile.

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La bambina ustionata paga il prezzo di una distrazione, non solo, oggi ha due anni e si ritrova con tre dita del piede amputate e con gravi danni estetici, alla deambulazione e gravi lesioni all’apparato genitale: la piccola non potrà mai diventare mamme e la sua probabilità di contrarre melanomi è al 5%. Una vita distrutta! La famiglia della bimba, di origini rumene, ma da anni residenti in Italia, ha avviato le pratiche per il processo contro l’infermiera responsabile; secondo fonti certe, il risarcimento dovrebbe aggirarsi intorno al milione di euro circa.

Quale è stato lo sbaglio dell’infermiera? La bambina era nata in condizioni ottime, non c’era stato nessun problema né durante la gravidanza né dopo, l’errore di quella infermiera però ha cambiato la situazione. La donna giustifica la sua distrazione dicendo che: “c’è stato un malfunzionamento delle tubature, dal rubinetto è uscita acqua bollente!”, quella che avrebbe rovinato poi la bambina.

La madre e la sorellina della piccola si sono costituite parte civile, il padre invece si prepara a un giudizio civile. I soldi richiesti dalla famiglia serviranno per affrontare le costose operazioni alle quali dovrà essere sottoposta la sfortunata bambina che serviranno, anche se solo in parte, ad “alleggerire” alcuni dei danni riportati.

La storia ci lascia sgomenti, è questo il prezzo da pagare per una distrazione? Nei luoghi di lavoro, soprattutto quelli ospedalieri, non bisogna permettersi disattenzioni, ne vale la vita dei pazienti, dai neonati alle persone anziane! Toccare l’acqua prima nooo?

Condividiamo questa storia accompagnata dalla nostra indignazione e dai migliori auguri per la bambina.

AGGIORNAMENTO: la famiglia della bambina è stata risarcita ma il processo contro l’infermiera non è ancora finito. La prossima udienza è stata fissata per il mese di giugno.