Jamie Snider: una mamma che sceglie la vita dei suoi fili al posto della sua

Un sorriso, è l’unica cosa che Jamie Snider, ragazza di 30 anni californiana, ha portato con lei ovunque andasse. Oggi Jamie è una mamma angelo, ma è stata una guerriera fino al giorno in cui ha partorito i suoi due gemelli, Camila e Nico, era il 16 marzo…

Jamie Snider ha combattuto il cancro alla cervice per ben due volte, durante la seconda era incinta dei due gemelli, per non rinunciare alla gravidanza, la giovane donna ha accettato cure compatibili con il progresso della gestazione, volendo solo preservare la vita dei suoi figli. I bambini sono venuti alla luce con un taglio cesareo programmato, i medici hanno deciso di farli nascere a 33 settimane. Malgrado il parto pretermine, le condizioni di Camila e Nico sono apparse subito buone e rincuoranti. L’equipe medica, contemporaneamente al cesareo, ha praticato una ‘isterectomia radiale’ per prevenire ogni focolaio o recidiva della malattia. Il giorno dopo il parto, però, è accaduto il peggio…

Un arresto cardiaco ha strappato Jamie alla vita, la giovane mamma lascia nel mondo quattro figli: i due gemelli neonati e altre due bambine, Aubrey e Maddy; Jamie è stata una donna, ma soprattutto una mamma, combattiva e fiera, la rendono speciale  la condizione in cui ha partorito oltre e quella in cui, purtroppo, è scomparsa a soli 30 anni d’età.“Quello che mi dà la pace nel mio cuore è che ho avuto modo di vedere i miei bambini, tenerli e stare con loro per un po”, queste le ultime parole di Jamie. Il giorno del funerale di Jamie, Aubrey e Maddy, le primogenite della donna, hanno alzato gli occhi al cielo e hanno individuato una nube di forma insolita: sembrava il volto della loro mamma, con un naso pronunciato e un grande sorriso, hanno voluto pensare che fosse lì per vegliare su di loro..

I protocolli di cura del cancro, in stato di gravidanza, variano da paese a paese ma la chemioterapia durante la gestazione, sebbene con dovute e non poche cautele, non è esclusa all’ origine. Esiste una dettagliata ricerca medico-scientifica i cui esiti sono stati presentati già nel 2011 a l’ “European Multidisciplinary Cancer Congress” di Stoccolma, secondo tale studio,  la chemioterapia in gravidanza (ovviamente dosata tenendo conto delle condizioni della paziente), non sarebbe un pericolo per il cuore e  per il cervello del bambino.

Condividiamo questa storia, lasciamo un pensiero di pace per Jamie e per i suoi quattro bambini.