La pediatra che visita gratuitamente in tutta Italia tramite il telefono

C'è una pediatra che ha deciso di offrire un servizio gratuito di visite telefoniche: la chiamano da ogni angolo d'Italia

In questi tempi d’emergenza, pensare di portare i propri bambini a visita dal pediatra mette ansia a ogni genitore. In teoria tutti i medici pediatri dovrebbero rispondere al telefono. Ma c’è una dottoressa che ha fatto di più. Lei offre un servizio gratuito di visite telefoniche e la chiamano da tutta Italia.

Sara Bellini

Sara Bellini lavora come pediatra ad Assago. In questi momenti di emergenza provocata dal Coronavirus, ha attivato un servizio di consulenze gratuite, che si effettuano solo tramite il telefono. Non la chiamano solo dalla sua città. La notizia si è presto diffusa e il suo numero di telefono ha raggiunto i genitori di tutta Italia. La chiamano da ogni regione per avere consulenze pediatriche telefoniche.

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Lo scorso 10 marzo, Sara Bellini ha pubblicato su Facebook un post in cui si offriva per consulenze gratuite al telefono, così da rendere più leggero il lavoro dei colleghi che in ospedale devono già fronteggiare molti casi. Oltre che per aiutare tutti i genitori a capire se i loro bambini stanno bene o se stanno male. E cosa fare in questo secondo caso: perché in questo momento l’ultima cosa che dobbiamo fare è affollare pronto soccorso, ospedali o ambulatori dei medici.

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Il suo post su Facebook è stato condiviso così tante volte da diffondersi in modo virale e capillare in ogni regione. E infatti adesso riceve moltissime chiamate da tutta Italia, almeno una decina al giorno. E a volte ci sono genitori che la contattano preoccupati anche di notte. Anche molte donne in dolce attesa la chiamano, per sapere se sarà a disposizione anche quando daranno alla luce i loro figli, così da avere un supporto per i loro dubbi.

Per lei è naturale agire così e lo ha spiegato chiaramente:

Tanti problemi dei bambini sono gestibili a distanza e solo in pochi casi ho consigliato di contattare il pediatra per una visita. Mi hanno telefonato prima dalla Lombardia, poi da tutta Italia. Una chiamata da Bergamo mi ha commosso: vivono il dramma con una forza incredibile.

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E poi ha aggiunto:

Cerco di rispondere a tutti, se sono in visita richiamo. Le telefonate arrivano di più quando esce qualche notizia sul covid. Tante persone volevano sapere quanta vitamina C bisognava prendere e dare ai bambini. Purtroppo ho dovuto spegnere ogni entusiasmo. Molti mi chiedono come fare in caso di contagio o di esposizione al virus. Ma le domande più frequenti riguardano la gestione dei bambini, perché alle mamme manca un punto di riferimento come il punto nascita o il consultorio, oppure non hanno un pediatra di fiducia.

Ora lei chiede ad altri colleghi di avviare iniziative analoghe, come stanno già facendo in molti, per non lasciare nessuno solo.