La storia del piccolo Axel Wich

Melissa e Adam Wich aspettavano un bambino e non vedevano l’ora di vederlo. Ma quando Axel è nato, a ventinove settimane di gravidanza, i medici hanno scoperto che aveva una malattia rara e quindi avrebbe dovuto subire diversi interventi chirurgici. Hanno deciso di trasferirlo il primo di agosto al Children’s Hospital Colorado di Aurora..

Era cieco, sordo ed era nato con una condizione molto rara a cui quasi nessuno sopravvive, l’enterocolite necrotizzante. Si presenta principalmente nei neonati prematuri e colpisce l’intestino, condannando il bambino a morte certa. Porta ad intolleranza alimentare, letargia, ileo, instabilità termica, eruttazione, vomito biliare, ematochezia, comparsa di sostanze riducenti nelle feci, apnea e sepsi. Nessun medico gli diede speranze, sarebbe sopravvissuto massimo una settimana. Melissa e Adam lo hanno sostenuto e gli sono stati accanto per settimane, ma alla fine sono dovuti tornare al lavoro. Sono entrambi due agenti di polizia e, purtroppo, il loro impegnativo lavoro e i loro estenuanti turni, li costringevano al lasciare spesso Axel solo.  Ma l’agente di polizia Mike Pitrusu aveva sentito parlare di questa famiglia… insieme ai suoi venti colleghi, ha deciso di organizzare dei turni per non far mai rimanere solo il bambino. I due genitori si sono commossi quando hanno saputo quello che avevano fatto per loro, non si aspettavano di ricevere così tanta solidarietà! Per gli agenti di Aurora è stata quasi come un terapia andare ogni giorno a cullare il bambino, è stato molto più bello per loro, che per Axel.

Passavano tutto il tempo del turno libero, con il bambino in braccio. Infatti, quando è guarito e la mamma ed il padre l’hanno potuto portare a casa, era diventato un bambino dai numerosi zii!

La madre, Melissa, sorridendo, ha detto: “Hanno un po’ viziato il nostro piccolo, perché ora vuole essere tenuto tutto il tempo in braccio, ma ciò che hanno fatto è stato meraviglioso.” Pitrusu, insieme a tutti i colleghi, non poteva fare cosa più importante per questa famiglia!

Dopo tre mesi, Axel, contro ogni aspettativa, era pronto per tornare a casa con la sua mamma e il suo papà.

“Nessuno si aspettava che sarebbe sopravvissuto. Alex è un combattente e Dio è dalla sua parte!”