La storia di Ryan, il bambino guerriero che a 7 anni pesava 3 kg, ha commosso il mondo

Molte volte nella vita, ci troviamo ad affrontare delle situazioni che ci fanno mancare la terra sotto i piedi. Quella che vogliamo raccontarvi è la storia di Ryan. Abbandonato in un orfanotrofio della Bulgaria appena nato, e affetto da una rara forma di nanismo, il piccolo Ryan non riesce a trovare una famiglia che si prenda cura di lui. Una foto del bambino apparsa su facebook, cambierà per sempre le sorti del piccolo e di Priscilla Morse, una donna del Tennessee, Usa.

La donna, navigando su internet, si sofferma su una pagina dedicata alle adozioni, e vede per la prima volta Ryan. Visibilmente denutrito, (il piccolo infatti aveva sette anni e pesava solo 3,6 kg.) il bambino ha subito attirato l’attenzione di Priscilla che decise, insieme a suo marito, di adottarlo. I due erano già genitori di altri 2 bambini entrambi adottati e hanno deciso di prendersi cura anche del piccolo Ryan. Quando la coppia raggiunse l’orfanotrofio in Bulgaria, rimase letteralmente scioccata.

Il piccolo era visibilmente denutrito e la sua pelle era completamente coperta da peli, una reazione dell’organismo per tenerlo al caldo. Priscilla ha raccontato che sospettava che ci sarebbe voluto un po’ prima di poterlo portare a casa. Ma il giovane combattente non si arrese, e finalmente riuscì ad andare con la sua nuova famiglia negli Stati Uniti. I suoi nuovi genitori lo portarono subito in ospedale.

I medici americani erano sconvolti dalle condizioni del bambino – dissero alla neomamma che probabilmente non ce l’avrebbe fatta.

Ma ancora una volta Ryan ce la fece, contro ogni probabilità. Dopo due settimane in ospedale, fu mandato a casa. Da quel momento in poi Ryan cominciò a rimettersi in salute.

Un anno dopo, pesava 10 kg e aveva ripreso colorito, non aveva più l’aspetto di uno scheletro.

La famiglia Morse sapeva che Ryan non avrebbe avuto una vita facile. Presto scoprirono che il bambino era affetto da tutta una serie di problematiche: paralisi cerebrale, microcefalo, scoliosi e nanismo. Ma Priscilla non si è affatto pentita della sua scelta e accudisce con incredibile amore questo piccolo guerriero.