Papà in sala parto? La mamma sente meno dolore

Cresce sempre di più il numero dei futuri papà che accompagnano la loro partner in sala parto. Molte volte l’uomo è sovrastato dalla paura e dall’ansia, ma alla fine l’emozione della nascita coinvolge ogni papà. Il parto è un evento non solo della donna, va condiviso e vissuto insieme dalla coppia di futuri genitori. E’ noto che l’uomo non può capire il dolore del momento, ma è fondamentale la sua vicinanza, l’incoraggiamento e le sue coccole. Questi comportamenti, che possono sembrare banali, sono in realtà un’ immensa fonte di aiuto, che adesso anche la scienza prova a spiegare.

Una ricerca redatta nell’ Università del Colorado ha scoperto che, se il partner tiene la mano alla compagna, in sala parto, il battito cardiaco e il respiro si sincronizzano; il tutto determina una riduzione del dolore. Il Prof. Pavel Goldstein  voleva proprio analizzare questa “sincronizzazione interpersonale”, in che modo avviene e nel caso specifico cosa cambia nel parto. Ecco perché l’autore dello studio, si è lasciato ispirare proprio dalla nascita della sua bambina.

Mentre il medico era intento ad assistere la moglie in sala parto, si è chiesto: “Cosa potrebbe ridurre il suo dolore?”. Allora le ha preso la mano e ha visto come la situazione tendeva a migliorare. Da qui, Goldstein ha deciso di studiare l’ effetto del “tocco umano” e quali possibili benefici nascondesse. Il campione dello studio è formato da 22 coppie eterosessuali, con una relazione duratura, di età compresa tra 23 e 32 anni.

Di seguito, in laboratorio, le donne erano sottoposte ad un input doloroso, per 2 minuti, attraverso un oggetto caldo posto su l’avambraccio. Gli uomini costituivano una variabile: alcuni erano seduti accanto alla compagna, altri le tenevano la mano e altri ancora erano addirittura in una stanza separata. A ognuno di loro, nel frattempo, veniva misurato il battito cardiaco e la frequenza respiratoria.

I risultati hanno dimostrano che il dolore diminuiva se l’uomo teneva la mano della donna. Secondo il Professor Goldstein: “Più il partner è empatico più l’effetto analgesico è forte e maggiore la sincronizzazione respiratoria e cardiaca mentre la coppia si tocca”. La ricerca rafforza quindi l’idea della sincronizzazione psicologica delle coppie. Tuttavia non è ancora chiaro se la diminuzione del dolore avvenga se la sincronizzazione aumenta o viceversa.

Serviranno sicuramente altri studi, ma intanto si consiglia a tutti i papà di non lasciare mai sola la propria compagna in sala parto!