Ricoverati per lo stesso difetto alla nascita, trasformano la loro vita in una favola

I bambini che nascono con difetti alla nascita spesso si sentono isolati e soli. Crescendo, si sentono come se nessuno dei bambini della loro età, capisse cosa stanno passando e perché siano diversi. Anzi, la maggior parte di loro, spesso, si ritrova vittima di bullismo. L’unica consolazione che questi bambini “diversi” trovano nella vita, è quando, in ospedale o durante una visita, incontrano altri bambini con la loro identica condizione. Capiscono di non essere gli unici e sentono di avere di fronte qualcuno che li capisce davvero.

Oggi vogliamo raccontarvi la bellissima storia di Cameron ed Emily, due adulti che nel 1995, quando erano dei bambini di soli 4 anni, si sono incontrati in una delle stanze dell’ospedale Johns Hopkins Hospital di Baltimora, nel Maryland, dove entrambi erano stati ricoverati a causa di una rarissima condizione, un’estrofia della vescica.

Emily ha voluto condividere la sua storia con il mondo, attraverso un post sul suo profilo Facebook, che nel giro di pochissimo tempo, è diventato virale, raggiungendo più di 12.000 reazioni! Ecco cosa ha scritto:

“Mio marito ed io ci siamo conosciuti quando avevamo quattro anni al Johns Hopkins Hospital di Baltimora, nel Maryland; dovevamo essere operati entrambi per lo stesso problema, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Cameron veniva dall’Ohio, io dal Wisconsin.

Entrambi eravamo costretti a stare su un letto d’ospedale, in attesa di quell’uomo che ci avrebbe restituito la nostra salute, un chirurgo di fama mondiale, il dottor Robert Jeffs. Condividevamo un difetto dalla nascita, chiamato estrofia della vescica. Nel 1995, i nostri genitori non avrebbero mai immaginato che questo difetto ci avrebbe regalato una vita di benedizioni.

Nel 2006, dopo molti anni di amicizia, ci siamo innamorati. Potrei obiettare dicendo che mi sono innamorata di Cameron nel 1995, la prima volta che mi ha baciato al Ronald McDonald House. Il nostro amore era infinito, inesorabile.

La gente pensava che fossimo folli ad avere una relazione a distanza durante il liceo, vivendo contando i momenti in cui ci saremmo rivisti o aspettando invano il momento in cui avremmo potuto iniziare una vita insieme. Abbiamo dimostrato che ognuno di loro aveva torto.

Il 21 novembre del 2012, Cameron si è inginocchiato dinanzi a me, ha tirato fuori un anello di fidanzamento dal suo stivale da cowboy e mi ha chiesto di diventare sua moglie. Nel 2015, abbiamo celebrato il matrimonio dei nostri sogni, acquistato una casa e continuato a riempire le nostre vite di amore e risate eterne..

I giorni stavano migliorando. Ho pensato che questi sarebbero sempre stati i migliori giorni della mia vita, fino al 1 ottobre del 2016.

Nonostante pensassi che eravamo pronti per iniziare a provare ad avere un bambino due mesi, niente avrebbe potuto prepararmi per quello che stava per accadere. Mi resi conto che ero in ritardo di un paio di settimane e ho fatto un test di gravidanza mentre Cameron era al lavoro.

Una parte di me si chiedeva: ‘perche sto facendo il test da sola?’ Di solito la coppia fa il test di gravidanza insieme, aspettando con impazienza e fissandolo, mentre è poggiato sul lavandino del bagno, in attesa di quelle due liniette. Come sospettavo, un segno positivo apparve dopo quelle che sembravano ore di attesa. Ero indubbiamente emozionata, ma ero anche spaventata.

Moltissime domande mi pulsavano nella mente mentre aspettavo con impazienza che Cameron tornasse dal lavoro: “Il nostro bambino avrebbe avuto anche lui l’estorsione della vescica? Il senso dell’umorismo di Cameron? La mia terribile visione? Ho riflettuto su ogni scenario fino a quando non è tornato a casa.

Quando l’ho detto a Cam, si è mostrato dieci volte più eccitato di me. Ma anche lui iniziò a farsi delle domande. Soprattutto quella domanda persistente che non potevamo ignorare: “Il nostro bambino avrebbe avuto anche lui l’estorsione della vescica?”

Abbiamo fatto delle ricerche ma non c’era nessun caso come il nostro, dove due genitori con questo problema, avevano un figlio sano. Spaventoso, giusto? Assolutamente. Abbiamo deciso di rivolgerci ai migliori medici e abbiamo iniziato a pianificare la gravidanza tenendo costantemente sotto controllo la vescica del bambino.

Il nostro medico ci disse che avremmo potuto vedere la vescica del nostro bambino a 14 settimane. (si sarebbe assicurato che fosse al suo posto giusto, ovvero che non ci fosse l’estorsione della vescica) . Ma non riuscì a capirlo, arrivò la settimana 17 … 19 … e infine 21. Ci stavamo rapidamente scoraggiando. Ci preparammo emotivamente che il nostro bambino avrebbe avrebbe potuto avere l’estrofia della vescica.

Non dimenticherò mai il 10 gennaio del 2017. Il giorno prima, ho compiuto 26 anni ed ero incinta di 21 settimane. L’ecografo scivolava sulla mia pancia, quando, all’improvviso, il ginecologo si fermò e esclamò: “Fermati. Proprio qui. Eccolo!’ La vescica, eccola … ALL’INTERNO!

Le successive 16 settimane passarono rapidamente con zero complicazioni. A meno che non contiamo il fatto che facevo pipì ogni 15 minuti circa. (No, davvero … Ogni 15 minuti!) Il 23 maggio, a 37 settimane di gravidanza, abbiamo fatto il nostro controllo di routine; Ero pronta a partorire, tramite taglio cesareo programmato, la settimana successiva.

Camminavo per l’ospedale gonfia e stremata, (vivere come una balena beluga non era lontano dalla mia realtà). La nostra principessa ha fatto il suo debutto tramite taglio cesareo, ecco a voi Everleigh Grace:

Anche se ci sono state volte in cui mi sono domandata perché Cameron ed io siamo stati scelti per sopportare il dolore che accompagna l’estrofia della vescica, ora ho trovato una risposta. Rivivrei tutto 100 volte, per essere ricompensata con questa vita pazza e bellissima, insieme al mio incredibile marito e alla mia bellissima bambina.”