Stanca di suo marito, gli manda un sms ma dopo aver visto sua figlia, si pente

E' arrabbiata con suo marito perché lavora sempre fino a tardi, ma poi quella sera ha guardato sua figlia in cucina e l'ha sentita parlare. E' stato allora che ha aperto gli occhi e ha scoperto la verità

Vi siete mai domandati da dove proviene il cibo che avete sulla vostra tavola? Tutta la frutta e le verdure fresche che ogni giorno mangiate? Sono il frutto del lavoro degli agricoltori, un lavoro molto faticoso e per niente apprezzato. Vogliamo raccontarvi di questo episodio perché questa moglie e questa mamma ha cercato di inviare un messaggio molto importante attraverso il suo post su Facebook..

Gli agricoltori trascorrono la maggior parte della loro giornata in mezzo alle terre, faticando fisicamente, tornando a casa tardi e non godendosi la propria famiglia. Il marito di questa donna fa esattamente parte di questa categoria e lei stanca della loro vita, un giorno ha deciso di mandargli un sms:

“Vedete questa foto? L’ho scattata ieri sera, dopo una lunga giornata. Era arrabbiatissima e ho mandato un messaggio a mio marito, in cui gli ho detto che ero stufa, ero stanca della nostra vita. Lui trascorre tutto il giorno a lavorare la terra, io faccio tutto in casa, lavoro full-time, pulisco, cucino, penso ai bambini, li lavo, li porto a scuola, li porto fuori il week-end e lo faccio da sola! 

Non appena è arrivato a casa, mi ha guardata, mi ha detto che gli dispiaceva di quanto io mi sentissi frustrata e poi senza dire altro si è seduto da solo a mangiare. Era esausto, sporco, sudato. Nostra figlia è corsa subito da lui e ha iniziato a parlare a macchinetta, come solo lei sa fare e a mangiare la maggior parte della sua cena. Nonostante fosse affamato e stanco, non ha detto nulla, l’ha lasciata fare. 

Ho capito di aver sbagliato, lo vorrei di più in casa ma l’amore e la passione che prova per il suo lavoro sono qualcosa di invidiabile. Il lavoro degli agricoltori è un lavoro ingrato. Le persone si lamentano dei prodotti geneticamente modificati ma poi li mangiano lo stesso! Lui ci mantiene con il suo sudore, mantiene la nostra fattoria con ogni briciolo di forza che ha. Sono così frustrata che ho dimenticato di ringraziarlo. Io ho il tempo per godermi i miei bambini, per sedermi a tavola con loro e mangiare insieme ma lui no. Li sento ridere e giocare, ho il tempo per coccolarli, mentre lui no. Non è vero che sacrifica me, sacrifica se stesso. Voglio solo chiedervi una cosa, la prossima volta che vi capita di mangiare un prodotto locale, coltivato da un contadino, ringraziatelo. Come faremmo senza di loro?”