Storia ed outfit: com’è nata la tuta? Thayaht è stato il suo inventore!
Valentina ci racconta le origini di uno dei capi più amati dalle donne e ci dà qualche consiglio pratico su come indossarlo... venite a scoprire di cosa parliamo!
Chiudiamo gli occhi e teletrasportiamoci agli inizi del ‘900 quando i futuristi sgomitavano per farsi spazio tra i grandi artisti che spopolavano con le loro canoniche opere d’arte fatte di linee perfette e colori naturali. Ho sempre detto che l’arte è strettamente abbinata alla moda ed è per questo motivo che è stata necessaria una piccola premessa. In Italia l’amore e la passione per la moda sono sempre stati presenti ed in questi anni specialmente si facevano più vivi che mai: i futuristi infatti impostarono la loro idea di moda sulla sperimentazione rivoluzionaria dell’abbigliamento realizzando dei capi fortemente diversi da tutti quelli che si trovavano all’epoca in vendita. In questo contesto si forma professionalmente un certo Thayaht… vi starete chiedendo… cos’ha fatto di così importante quest’uomo?? Ebbene, egli è stato l’inventore di uno dei capi d’abbigliamento che più adoro in assoluto: la tuta.
Chi era Thayaht
Un estimatore ed esponente del futurismo, amante quindi di tutto ciò che era sperimentazione, movimento ed innovazione, Thayaht era conosciutissimo sia in Italia che a Parigi, dove collaborava con la talentuosa Madame Vionnet (vi parlerò a breve anche di lei!). Egli era un grandissimo illustratore, aveva le mani d’oro e realizzava splendidi bozzetti per i couturier dell’epoca ma anche dei manifesti pubblicitari, loghi e tutto ciò che riguardava l’immagine di una sartoria. A metà ‘900 si afferma la sua conoscenza in Italia grazie ad una delle creazioni che ha cambiato in assoluto la concezione dell’abbigliamento realizzando un capo che fosse pensato per essere indossato in tutte le occasioni: una tuta. Thayaht da gran studioso qual era cercava la perfezione nella sua creazione, per questo pensò immediatamente di realizzare un capo che avesse come base strutturale una perfetta forma geometrica: la forma della T.
Usò tutta la stoffa in suo possesso per creare questo capo, senza sprechi. Il primo modello di tuta era in canapa gialla con pochi bottoni ed una sola cintura in vita: l’essenziale che non sbaglia mai!
Ed ecco che un capo originariamente destinato all’uomo operaio viene introdotto non solo tra gli abiti dell’uomo dandy, ma anche nell’armadio femminile…. Questo era già un primo passo verso quella che è la versatilità della moda a 360°, come piace a me!
Come indossare la tuta oggi
Spero che queste premesse vi abbiano solleticato la voglia di uscire ed acquistare una gran bella tuta. Ecco quindi un suggerimento per indossare questo capo:
Una tuta coloratissima, adatta sia al periodo estivo che ad una serata in disco con le amiche, portata con un giaccone oversize nero, dei sandali di velluto neri dal design ricercato (come questi qui di Minna Parikka), borsa in pelle (Minna Parikka), bracciale color silver ed ovviamente rossetto e smalto assolutamente rouge.