Cosa sono gli Stivali Wellington celebrati nel Google Doodle di oggi

Gli Stivali Wellington sono celebrati nel Google Doodle di oggi, giovedì 5 dicembre 2019: ecco cosa sono

Il Google Doodle di oggi, giovedì 5 dicembre 2019, celebra gli stivali Wellington, i conosciutissimi e usatissimi stivali da pioggia. Che ormai usiamo anche quando fuori non piove. Perché sono diventati trendy e alla moda. E li indossa pure Kate Middleton.

stivali Wellington google doodle

Google ha deciso oggi di dedicare un doodle agli stivali Wellington per un motivo semplice. Il 5 dicembre di 5 anni fa nel Regno Unito si è registrato il giorno più piovoso della sua storia: nella contea inglese di Cumbria, al confine con la Scozia, caddero 34 centimetri di pioggia. Per questo oggi il motore di ricerca ha deciso di celebrare i famosi stivali di gomma anti pioggia.

Ormai gli stivali da pioggia si usano non solo quando il meteo è dei più avversi, ma anche come calzatura fashion, grazie a soluzioni che si possono sdoganare anche nei giorni che non sono di pioggia. Anche Kate Middleton recentemente ha sfoggiato un modello che subito è andato a ruba. Come ogni cosa che indossa la Duchessa di Cambridge, ovviamente.

Gli stivali di gomma o di stivali da pioggia in inglese si definiscono Wellington Boots, per gli amici Wellie. Il nome deriva dall’ideatore Arthur Wellesley, duca di Wellington, che nella prima metà dell’Ottocento ne ha ideato la forma basandosi sul modello assiano che arriva al ginocchio. Lui ha semplicemente eliminato la nappa sul bordo, rendendo il modello più stretto al polpaccio e riducendone l’altezza, per far finire la calzatura a metà polpaccio.

stivali Wellington

All’epoca tutti utilizzavano le calzature da lui ideate, che in seguito si diffusero come scarpa perfetta per proteggersi da pioggia e fango. Ben presto dall’Inghilterra, paese dove le piogge non risparmiano abitanti e turisti, lo stivale si è diffuso in tutto il mondo.

E ognuno di noi ne ha almeno un paio nell’armadio delle scarpe. Nel classico nero o nei colori più divertenti che ci siano.