I migliori (e i peggiori) look dalla London Fashion Week
Ecco le proposte degli stilisti direttamente dalla capitale britannica
Dal glamour newyorkese al mood underground della bella Londra, la settimana della moda nella capitale britannica ha un gusto un po’ futuristico, ma con uno sguardo al vintage, elemento estremamente amato dagli stilisti che ogni hanno accendono le passerelle della città del Meltin’ Pot.
Da Simone Rocha a Topshop, passando per Tom Ford, le proposte per la primavera/estate provenienti dai runaway inglesi di certo non deludono e si ripropongono, come ogni anno, come alternativa a un gusto spesso eccessivamente consolidato e conformista presentato nelle altre tre principali Fashion Week. Londra è di un altro pianeta e così anche gli abiti e gli accessori che si vedono sulle passerelle (per non parlare dello street style!).
Ma ora vediamo più da vicino i migliori look – e i peggiori – di questa London Fashion Week SS 2016.
SIMONE ROCHA
Organizzata in un’antica chiesa, la sfilata aveva come tema “lo sfuggente tempo della giovinezza, della bellezza e dell’amore”. Sì a questo vestitino fiorato – che ricorda molto una stampa Prada – magari senza copricapo asfissiante… No invece alle pantofole pelose, che ricordano tanto quelle da portare in casa se si vuole camminare e pulire allo stesso tempo.
TOM FORD
Sexy è un eufemismo quando si parla di questa collezione di Tom Ford. E’ sicuramente uno degli stilisti che rappresenta al meglio la sensualità sia nella donna che nell’uomo e questa volta colpisce davvero, con abiti femminili che si insinuano in ogni fantasia maschile. Sì a questo abito argentato che dimostra la bravura dello stilista: un abito per lui non deve solo essere indossato, è fatto per calzare a pennello. No a questo reggiseno tra il bondage e il punk: decisamente poco portabili, a meno che non vogliate travestirvi da compagna di Marilyn Manson ad Halloween.
GILES
Giles ha perfettamente capito che la moda può essere bellissima, ma anche molto divertente. Ecco allora una collezione particolare: sì alle righe dai colori pastello e alle stringate rosa confetto, un po’ meno agli abiti-pigiama. Un trend che appare sulle passerelle sin dall’anno scorso, ma che, personalmente, credo trovi poca applicazione nella realtà.
CHRISTOPHER KANE
La sua collezione gioca su due elementi: nodi da marinaio e volume con gonne tulle che danno una forma più decisa alla silhouette. Quindi sì a questo total black arricchito da una camicia trasparente e ankle boots, ma no all’abito fatto da corde e velo che non riescono a dare una forma e una buona vestibilità.
BURBERRY PRORSUM
Christopher Bailey ha utilizzato una palette di colori molto ampia per questa collezione e ha voluto giocare con un mix and match di tessuti e forme, riuscendo bene in alcuni casi, come quello di questo abitino rosa in tulle smorzato da sandali stile Birkenstock e giacca in jeans; non riesce invece con questa gonna a pennello e giacca stile country in abbinamento a sneakers. Il troppo storpia.
ROCKSANDA
Forme geometriche e tagli inaspettati, misti a colori sgargianti e a un intramontabile color block. Molto bello questo abito stretto in vita – magari abbinato a uno stiletto; no all’abito color confetto dalle forme poco femminili.
MARY KATRANTZOU
Le sue collezioni sono sempre molto evocative e lasciano spazio all’immaginazione. Non è facile apprezzare la scelta dei colori e dei tagli, ma comunque bisogna riconoscere il talento dietro ogni cucitura. Sì a questo abito “vedo-non vedo” pronto per il red-carpet; no al mini dress con inserti in raso che sembrano messi lì perché la stoffa era terminata.
TOPSHOP UNIQUE
Per le vere it girl. Ad aprire la sfilata Cara Delevingne che ha inaugurato la sezione sporty e ha chiuso con gli abiti eterei ed eleganti. Ispirata dallo stile delle isole britanniche, la collezione risente di tendenze anni ’70 come in questa jumpsuit con cinturone a segnare la vita e zeppe (decisamente sì); meno bello questo look tra lo sporty e il disco, abbinamento poco riuscito.
MARCHESA
Marchesa è sinonimo di romantico. Se c’è una stilista che sa impersonare perfettamente questo sentimento è sicuramente lei: sì a un abito che sembra uscito da un quadro di Botticelli, con applicazioni di fiori e un color carta da zucchero che lo fa sembrare impalpabile; no invece a questo bianco dal sapore gipsy, stupendo per l’attenzione al dettaglio, ma le cui balze potrebbero dare un effetto “centrino della nonna”.
E voi avete scovato dei look che vi hanno ammaliate alla London Fashion Week?