La vetrina di Natale del famoso negozio Luisa Via Roma: è blasfema?

Un manichino con tanto di aureola per interpretare la Madonna e parte la polemica su Facebook. E tu sei d'accordo? Blasfemo o cool?

Luisa Via Roma è uno dei negozi più famosi di Italia. Non solo per i capi, accessori, borse e scarpe che fanno bella mostra di sè in un negozio su più piani nel pieno centro di Firenze, ma anche per i suoi eventi e le sue iniziative. Uno dei più grandi shop online del pianeta, punta moltissimo su internet e sulle bloggers: celebri ormai i grandi eventi Firenze4Ever che due volte l’anno si svolgono nel negozio con grandi shooting dove i protagonisti sono i fashion bloggers più famosi del pianeta. E poi Luisa è maestra a far parlare di sè. Raggiunti 1 milione di fan su facebook e dopo l’acquisto di strepitosi manichini super chic (e super alti e magri) da migliaia di euro e che popolano la vetrina del negozio da qualche mese, Luisa fa ancora clamore. In questo caso si tratta di un’accesa lite sul web. La protagonista? La vetrina di Natale, giudicata blasfema.

La vetrina blasfema
La vetrina blasfema

La vetrina blasfema

Passeggiando nel centro di Firenze è facile incontrare gruppi di turisti (e non solo) che in questi giorni fotografano la vetrina di Luisa Via Roma. Perchè? L’idea per il Natale del celebre negozio è quella di ricreare in vetrina una sorta di cattedrale dove i manichini, vestiti con abiti da mille e una notte, richiamano la figura della Madonna. Più precisamente nella vetrina principale si trova una struttura di legno, cristalli e catene che ripropongono l’immagine di una chiesa affrescata e figura principale è un manichino femminile con un bellissimo vestito, al collo una croce e con tanto di aureula. Le altre installazioni si trovano all’interno del negozio, insieme ad un cuore ex voto.

La vetrina blasfema
La vetrina blasfema

La vetrina blasfema
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La vetrina blasfema
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La vetrina blasfema
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La lite e la replica

Dopo che Luisa Via Roma ha pubblicato le foto della vetrina sulla sua pagina Facebook è scoppiato il finimondo. Accusata di blasfemia (nonostante i numerosissimi commenti positivi), l’artista che ha curato l’installazione, Stefano de Lellis, ha così replicato: “Siamo partiti innanzitutto dal tema per arrivare all’espressione dell’evento, in questo caso era il Natale e per questo abbiamo deciso di fare un allestimento fra sacro e profano, rimanendo comunque light. Ho studiato l’iconografia della Madonna e ho cercato di ricostruirla in maniera spettacolarizzata per addobbare i manichini. Non credo sia una nuova idea esibire questa mancanza di rispetto nei confronti della nostra Sacra Madre. Si tratta di un’immagine ricca, religiosa è vero ma questa non è una provocazione. Abbiamo preso dei riferimenti sacri e li abbiamo spettacolarizzati, in un negozio non c’è nulla di male, magari sarebbe sbagliata una spettacolarizzazione della figura sacra in un luogo come chiesa: questo sì sarebbe stata una provocazione». E voi, che ne pensate? In o Out?

La vetrina blasfema
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La vetrina blasfema
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