Allerta meteo: addio caldo estivo, torna il freddo. Ecco quando e dove
Ci avevamo preso gusto e avevamo anche quasi deciso di fare il cambio di stagione definitivo, per accogliere temperature estive che ci fanno sognare il mare. Fermiamoci: non possiamo tirare fuori costumi e pantaloncini corti. Il meteo della seconda metà del mese di aprile ci farà rimpiangere gli ultimi giorni in cui ci lamentavamo del troppo caldo. L’estate non è ancora arrivata.
Ammettiamolo: ci avevamo preso gusto. egli ultimi giorni le temperature erano salite così tanto da farci dimenticare felpe e giacche. Chi si trovava al mare ha potuto anche assaporare un anticipo di estate, con coraggiosi eroi che hanno fatto il bagno in acqua.
Non siamo, ovviamente, in estate e questo caldo anomalo non poteva durare per sempre. Del resto siamo ancora in piena primavera e per un termometro che sale sopra i 25 gradi dovremo aspettare ancora un po’.
Per chi aveva già deciso di fare il cambio stagione negli armadi, tirando fuori canottiere e pantaloncini corti (o, addirittura, i costumi da bagno), meglio fermarsi o tenere fuori ancora qualcosa di calduccio.
Dopo alcuni giorni di sole estremo e di temperature che hanno sfiorato il caldo estivo, la colonnina di mercurio è destinata a scendere. Non di poco, però. Ci sarà un drastico calo, che ci farà rimpiangere il caldo soffocante dei giorni scorsi.
Il meteo della seconda metà del mese di aprile farà precipitare le temperature
Cambia il tempo a partire da questa settimana. L’alta pressione si sposta verso ovest e i freddi venti settentrionali arriveranno su tutta la penisola. Tra lunedì 15 e martedì 16 aprile le temperature inizieranno a scendere, a partire dal nord ovest e poi sul resto dell’Italia.
Attenzione a mercoledì 17 e giovedì 18 aprile, quando l’aria fredda causerà un peggioramento delle temperature. Arriveranno anche piogge, temporali e forti venti, che ci faranno percepire un freddo ancora più pungente. Il maltempo interesserà in modo graduale tutta l’Italia. Giovedì potremmo tornare a 14 gradi, sicuramente più “normali” secondo le medie del periodo.