Forte scossa di terremoto: la terra trema alle 6 di mattina, paura tra gli abitanti
Questa volta a tremare è stato il Vesuvio: una nuova scossa è stata avvertita alle 6 di mattina.
Una nuova scossa di terremoto ha colpito il Vesuvio e l’area dei Campi Flegrei in questa domenica di fine aprile. Lo sciame sismico continua a farsi sentire e purtroppo non c’è modo di capire quando durerà. Che cosa succede?
Ecco le ultime notizie.
Terremoto sul Vesuvio: nuova scossa registrata all’alba
Questa mattina la terra ha tremato ancora, dando un brusco risveglio a tutti gli abitanti dei Campi Flegrei. Erano circa lei 6 di mattina quando una nuova scossa si è fatta sentire nell’area del Vesuvio, spaventando ancora una volta tutti i residenti del posto.
Purtroppo queste scosse vanno avanti da giorni, tutti a causa del fenomeno noto come bradisismo, ovvero il continuo spostamento delle zolle terrestri. Chi vive in queste zone è ormai abituato a questo tipo di imprevisti ma quello di stamattina ha sicuramente spaventato un po’ di più.
Oltre al terremoto, infatti, si teme per l’attività vulcanica del Vesuvio, la quale potrebbe manifestarsi senza preavviso da un momento all’altro. Del resto parliamo di un vulcano attivo che potrebbe eruttare proprio a seguito dei numerosi terremoti degli ultimi giorni.
La nuova scossa e l’allarme: cosa succede?
La scossa di cui parliamo si è verificata alle 5.55 di domenica 28 aprile. L’epicentro è stato proprio il Vesuvio, con una profondità di 0,4 km e magnitudo 3.1. Il terremoto in questione può quindi essere descritto come superficiale.
Ovviamente tutti gli abitanti del luogo si sono spaventati moltissimo ma ancora una volta, e per fortuna, non sono stati registrati danni a cose e persone. Al momento la situazione sembra essere sotto controllo ma la Protezione Civile e tutti gli Osservatori continuano a monitorare il tutto al fine di essere sempre preparati al peggio.
In caso di emergenza, infatti, esistono diversi piani di evacuazione che hanno l’obiettivo di mettere in salvo i residenti della zona, contando perfino sul supporto delle altre Regioni circostanti. Speriamo che questo fenomeno naturale, ma spaventoso, possa placarsi.