I sacrifici di un genitore

Il fotografo GMB Akash del Bangladesh commuove molte persone ogni giorno con le sue relazioni e le sue foto. Akash ha ricevuto più di 100 premi internazionali per il suo lavoro e le sue foto sono state pubblicate su riviste internazionali come National Geografic, Vouge, Time e Der Spiegel.

Questa storia parla di un padre che non ha mai avuto l’opportunità di andare a scuola, e ogni giorno lotta per guadagnare abbastanza da permettere alle sue figlie di avere una formazione. Questa è la sua commovente storia che mi ha toccato il cuore:

“Non ho mai detto alle mie figlie cosa stavo facendo, non volevo che si vergognassero di me. Quando mia figlia minore mi chiedeva quale fosse il mio lavoro, ero solito rispondere che ero un lavoratore, ogni giorno, tornando a casa, mi lavavo nei bagni pubblici perché non sapessero cosa stavo davvero facendo.

Volevo che le mie figlie andassero a scuola, volevo che avessero una formazione, volevo che potessero affrontare il mondo con dignità, non volevo che la gente le guardasse male, come tutti mi guardavano a me, mi sono sempre sentito umiliato. Investivo ogni moneta che guadagnavo nell’educazione delle mie figlie, non mi compravo neanche i vestiti, preferivo comprare libri per le mie figlie.

Volevo solo che mi rispettassero.

Ero un addetto alle pulizie.

Una volta accadde che mi restava solo un giorno per pagare la scuola di mia figlia, ma non era riuscito a risparmiare abbastanza. Non potevo lavorare quel giorno, mi sono seduto accanto alla spazzatura e ho cercato di nascondere le mie lacrime. Tutti i miei collaboratori mi guardavano, ma nessuno mi ha detto una parola, avevo fallito e ne ero devastato.

Non sapevo come avrei affrontato gli sguardi delle mie figlie quando avrei detto loro che avevo fallito. Sono nato povero, non penso che qualcosa di buono possa accadere a una persona povera. Dopo il lavoro, tutti gli addetti alle pulizie sono venuti a sedersi accanto a me, mi hanno chiesto se li vedevo come miei fratelli, prima che potessi rispondere mi hanno dato la loro paga del giorno, quando mi sono rifiutato di accettare il loro gesto, mi hanno solo risposto:

“Soffriremo la fame per te oggi, ma le nostre figlie devono andare a scuola”.

Non sapevo come rispondere, quel giorno non mi lavai per tornare a casa, tornai a casa mia come l’addetto alle pulizie che ero veramente.

Mia figlia si diplomerà presto al college, lavora a tempo parziale, le mie figlie non mi lasciano più lavorare, tre di loro sono insegnanti, la più grande di solito mi porta al mio precedente posto di lavoro e porta sempre cibo per tutti i miei compagni, ridono e le chiedono perché viene così tanto spesso a portare loro da mangiare, allora lei risponde sempre:

“Avete avuto tutti fame quel giorno, perché io potessi essere quello che sono adesso. Pregate per me e perché io possa dare da mangiare a tutti voi, ogni giorno! ”

Ora non mi sento un povero uomo, se ho delle figlie così fantastiche, come posso essere povero?

Qui puoi vedere il post originale che è stato caricato sulla pagina Facebook di GMB Akash :

I never told my children what my job was. I never wanted them to feel ashamed because of me. When my youngest daughter…

Publiée par GMB Akash sur Samedi 6 mai 2017

Può essere facile dimenticare tutti i sacrifici che i genitori fanno per i loro figli, quindi dovremmo sempre tenerli a mente e essere grati. Condividi questa storia con i tuoi amici su Facebook se ritieni anche tu che questo padre sia un buon modello!