La perizia dell’esperto: “Ecco com’è morto Davide Astori”

Diffusi i risultati della perizia chiesta dal Procuratore di Firenze sulla scomparsa del capitano della Fiorentina.

Domenica 4 marzo 2018 è stato un giorno terribile per il calcio italiano: allora avvenne la scomparsa di Davide Astori, capitano della Fiorentina. A distanza di otto mesi e mezzo, sono stati diffusi i dati di una perizia chiesta dal procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo a uno degli esperti mondiali delle malattie al cuore, il professore Domenico Corrado dell’Università di Padova.

Davide Astori

Ciò che ha causato il decesso di Astori all’età di 31 anni è stata una fribrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena. Si tratta di una patologia difficile da diagnosticare per i medici sportivi e che ha fatto perdere la vita ad altri giocatori di calcio, come Piermario Morosini del Livorno (14 aprile 2012) e Antonio Puerta del Siviglia (28 agosto 2007).

La perizia dell'esperto: "Ecco com'è morto Davide Astori"

Nel dettaglio, l’Università di Padova ha analizzato circa 800 casi di morte improvvisa nei giovani al di sotto dei 35 anni e ha constatato che “un centinaio sono atleti”. In pratica, chi soffre di questa patologia ha un rischio moltiplicato per cinque di morire per via dell’attività sportiva.

La perizia dell'esperto: "Ecco com'è morto Davide Astori"

Come scritto poco su, la fribrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena è difficile da diagnosticare per i medici sportivi. Quindi, stando alla consulenza richiesta dalla Procura, non è possibile accertare eventuali responsabilità altrui sul decesso di Astori, visto che dagli screening non risultava nulla. In poche parole, non si sarebbe potuto fare niente o quasi per evitare la fine prematura del calciatore della Fiorentina e della Nazionale. Astori, insomma, sarebbe rientrato in quel 20% di persone in cui la malattia non dà alcun sintomo né lascia alcuna traccia.

Pochi giorni dopo la morte dell’autopsia, l’autopsia aveva dato come esito questo: “Morte cardiaca senza evidenza macroscopica, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare”.