Non ce l’ha fatta Billiegirl, il gatto simbolo degli incendi della California
Migliaia di animali hanno perso la vita nei roghi scoppiati in California.
Non ce l’ha fatta il gatto soriano trovato con gravi ferite in una strada devastata da un incendio boschivo nel nord della California. La foto dell’animale, chiamato Billiegirl, ha fatto il giro del mondo per dimostrare la drammaticità di quanto sta avvenendo in quella parte degli Stati Uniti d’America a causa degli incendi. L’animale, sfortunatamente, non è sopravvissuto alle ferite riportate.
Billiegirl fa così parte delle migliaia di animali che hanno perso la vita negli incendi che stanno devastando la California. Altri sono riusciti a fuggire e altri sono stati salvati. Le fiamme, però, hanno avuto un impatto devastante sulla fauna selvatica.
Le immagini strazianti provenienti dalle cliniche veterinarie o dai luoghi più colpiti mostrano un gatto in una incubatrice improvvisata, un coniglio con le orecchie bruciate dalle fiamme e i soccorritori che cercano disperatamente di salvare gli animali dal fuoco.
Gli incendi che infuriano nell’area vicina Malibu hanno costretto i residenti a fuggire dalle loro case e molti non sono riusciti a salvare i loro animali domestici. Al momento, il bilancio delle vittime umane, aggiornato a stamattina – martedì 13 novembre – è di 42, mentre le fiamme hanno devastato più di 7mila case. I dispersi sono ben oltre 300, mentre gli sfollati sono più di 300mila. In molti ritengono che si sia trattato dell’incendio più micidiale e distuttivo mai registrato in California.
Non si sa quanti animali – selvatici o animali domestici – siano stati uccisi o feriti dalle fiamme, che sono in corso da giovedì, ma si ritiene che siano diverse migliaia. Oltre agli animali domestici, la zona della California del Nord ospita una miriade di animali selvatici, tra cui diversi tipi di cervi, orsi neri, linci e alci, coyote, procioni, scoiattoli, puzzole e volpi, uccelli e serpenti.
Nell’area degli incendi sono state anche allestite cliniche veterinarie di fortuna e rifugi temporanei per capre e cavalli. Un altro aspetto del dramma è la fuga degli animali esotici dalle ville dei ricchi, come una giraffa.