Non ci sono più speranze per la piccola Danka: i primi arresti. Cosa sta accadendo in questo momento
Il caso di Danka aveva avuto l'attenzione internazionale e attivato i canali di ricerca nei Paesi limitrofi, specie nell'area balcanica.
“Brutte notizie per la bimba”. Inizia così, con visibile sconforto e dolore, l’annuncio del Presidente serbo Aleksandar Vucic che ha aggiornato la popolazione sulle ultime notizie a proposito della tragica scomparsa di Danka Ilic. La piccola di Bor, comune nel centro della Serbia, era scomparsa da una settimana ma adesso gli aggiornamenti non lasciano spazio a dubbi.
L’annuncio arriva questa mattina, in una riunione straordinaria che ha visto la presenza di autorità e ministri del governo serbo. Il caso aveva avuto l’attenzione internazionale e attivato i canali di ricerca nei Paesi limitrofi, specie nell’area balcanica. Ne aveva parlato anche la nota trasmissione di Raitre, Chi l’ha visto, allargando l’appello nel nostro Paese per ritrovare la piccola di due anni.
Due uomini, infatti, sono stati arrestati e hanno confessato l’omicidio. Il delitto, secondo le loro prime dichiarazioni, sarebbe avvenuto dopo un incidente. I due avrebbero la bambina con un’auto e avrebbero successivamente deciso di gettare il suo corpo in una discarica. La paura di quanto commesso avrebbe gettato nel panico i due sospettati, attualmente in stato di fermo per la autorità serbe, che avrebbero gestito l’accaduto in modo efferato.
Le ricerche, durate giorni e seguite con trepidante apprensione da tutta la Serbia e dalla regione balcanica, quindi, sono giunte a un epilogo straziante. La notizia ha sconvolto la comunità e acceso un faro sulla sicurezza dei bambini. Si era pensato a un rapimento, a tutte quelle ipotesi che (anche per i casi nel nostro Paese) circolano rapidamente nella discussione pubblica in occasione di certi casi di cronaca.
Le autorità stanno conducendo una perquisizione della zona alla ricerca del corpo della piccola Danka. Il dolore e la rabbia per questo crimine atroce sono immensi, e la speranza è che la giustizia faccia il suo corso. La scomparsa di Danka aveva mobilitato l’intera nazione. L’Interpol aveva emesso un avviso giallo per aiutare nelle ricerche, e la sua foto era apparsa su tutti i media. La sua tragica fine, adesso, certifica un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità.
In questo momento di dolore, non resta che stringersi attorno ai familiari di Danka e porgere loro le più sentite condoglianze. Una bambina ha pagato per la negligenza, l’efferatezza e la brutalità di due uomini. Adesso non resta che trovare il cadavere della piccola e verificare quanto confessato dai sospettati.