“Non mi sento bene, vado a dormire un po’ sul divano” ma non si risveglia più

Jessica, 9 anni, lamentava un forte mal di testa. La scoperta dei medici: "vaso sanguigno debole nel cervello".

Una bambina di nove anni, Jessica Woolhouse, di Walsall (Regno Unito) si è addormentata sul divano, dicendo che non si sentiva bene, e non si è più svegliata. Una volta giunta in ospedale, i medici hanno scoperto che la piccola era stata colpita da un’emorragia cerebrale causata da un vaso sanguigno debole non diagnosticato nel suo cervello.

"Non mi sento bene, vado a dormire un po' sul divano" ma non si risveglia più

I medici hanno eseguito un intervento chirurgico d’urgenza ma la famiglia di Jessica è stata costretta a prendere la decisione straziante di spegnere la macchina di supporto vitale il giorno seguente. Jessica, aveva due fratelli, Josh, 18 anni e Jake, ed è stata descritta come “bella, sana e amante del divertimento”. La sua famiglia ha dichiarato che non c’erano stati segni premonitori.

La mamma, Tracey Walerzak, 35 anni, ha reso omaggio alla sua “migliore amica” con un funerale a tema rosa e bianco che si è celebrato a Bentley giovedì scorso, 15 novembre: “Jessica era bellissima. Abbiamo avuto due maschi prima di lei, così è stata molto desiderata. Era felice e amava raccontarmi della sua giornata a scuola, degli amici e dei suoi insegnanti. Era sempre amichevole. E io sono orgogliosa di avere avuto una figlia così meravigliosa e la amerò per sempre”.

"Non mi sento bene, vado a dormire un po' sul divano" ma non si risveglia più

I vasi sanguigni cerebrali deboli colpiscono soltanto una persona su mille e possono scoppiare in qualsiasi momento, causando emorragie. Jessica è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Birmingham, dove i medici hanno eseguito un’operazione di quattro ore e mezza per cercare di salvarla. Alla fine, però, i medici hanno affermato che non c’era più niente da fare e il suo dispositivo di supporto vitale è stato spento.

È stata la nonna ha trovare la piccola sul divano in stato di incoscienza. La piccola si lamentava per un fore mal di testa ma i familiari hanno pensato che, essendo andata a riposare, le stava passando: “Non avremmo mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto dopo. Abbiamo provato a svegliarla più volte ma senza successo e così abbiamo chiamato i paramedici. I sanitari ci hanno detto che Jessica aveva una possibilità di sopravvivenza molto ridotta”.

“Nei giorni precedenti alla morte, Jessica si stava godendo la sua vita, facendo il genere di cose che avrebbe fatto qualsiasi altro bambino. Non c’erano segni che fosse malata. Era piena di vita, cantava e ballava. Era amante della musica. Pochi giorni prima era andata al cinema con il fratello di 10 anni e con cui giocava alla Xbox”, ha raccontato la mamma.

Jessica è stata sepolta nella chiesa di St. Emmanuel a Bentley.  Una carrozza trainata da cavalli bianchi hanno portato la sua bara.

La madre ha detto: “Il modo in cui l’emorragia cerebrale ha preso mia figlia così all’improvviso mi ha fatto capire che non dovremmo mai dare la vita per scontata. Mi ha fatto capire che la vita è breve e bisogna fare tesoro di ciò che è importante”.