Si getta con la figlia dal 12° piano, la nonna interviene ma precipita con loro
Dramma a Glazov, una città della Russia. I dettagli.
Anna Protsenko, 35 anni, ha portato la figlia di otto anni Vika in cima a un condominio nella città di Glazov, nella repubblica russa centro-occidentale di Udmurtia. Le fonti del posto sostengono che la donna sia saltata con l’intenzione di togliersi la vita.
Ma la mamma della donna (e la nonna della bambina), la 55enne Elena, ha cercato di impedire alla figlia di compiere il gesto estremo e le ha seguite sul tetto. Una volta lì, Anna ha preso per mano la figlia e si è buttata di sotto. Elena, però, è riuscita sì a prendere per il braccio Vika ma non ce l’ha fatta a restare in equilibrio ed è caduta per lei.
I corpi delle due donne e della bambina sono stati trovati dai residenti della zona che hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Stando ai sanitari giunto sul posto, Anna, Vika ed Elena sono morte subito dopo aver toccato terra, in seguito a un volo di 12 piani. La polizia ha anche rinvenuto una lettera nella mano di Anna ma il suo contenuto non è stato rivelato.
Secondo una fonte anonima che conosceva le sfortunate protagoniste di questo drammatico episodio di cronaca, Anna ha avuto dei problemi con la famiglia del suo partner Aleksey, incontrato due anni prima e con cui aveva cominciato a vivere nel suo appartamento, insieme alla madre e alla sorella. E un anno dopo ha dato alla luce Vika.
I conoscenti di Anna hanno raccontato che, all’inizio, la coppia aveva un buon rapporto ma poi le cose sono precipitate. Un amico ha anche raccontato che “poco dopo aver partorito, la relazione tra la donna e Alexksey era diventata tesa e i familiari dell’uomo pensavano che Anna fosse una cattiva madre e volevano che la lasciasse”.
L’inchiesta è in corso.