Salva un cane tenuto così stretto al guinzaglio da non poter respirare

Ecco la sua storia.

Ci sono cani che vivono in condizioni davvero disumane, posti così stretti da non poter non solo muoversi e sgranchirsi le gambe, ma da non poter nemmeno respirare. Su internet è partita una sorta di petizione per salvare un povero cucciolo gravemente maltrattato, che vive all’interno di un’azienda, che si chiede di boicottare

Ma iniziamo questa storia dall’inizio. Su internet, qualche giorno fa, sono apparse delle immagini che fanno letteralmente male al cuore. Fotografie che nessuno vorrebbe mai vedere perché ci mostrano un cane vivere in una condizione di sofferenza. Questo povero cucciolo vive tutto il giorno legato a una catena così corta, tesa e stretta da riuscire a fatica a respirare. Il povero cagnolino non riesce nemmeno a riposare comodamente, perché è letteralmente impossibilità a farlo. Il povero animale domestico è tenuto in queste condizioni da una settimana: tutti i giorni, 24 ore su 24, giorno e notte, con qualsiasi temperatura, tempo atmosferico, in ogni condizione. I passanti che lo hanno visto in queste condizioni hanno cercato di far capire al proprietario che quelle non sono condizioni ottimali per vivere, hanno anche cercato di salvare il cucciolo, ma senza alcun successo.Il proprietario del povero cane si rifiuta di collaborare e ha già invitato chi si interessava al povero cucciolo di farsi gli affari suoi. Ma adesso vi svelo una cosa, i volontari non ascoltano mai le minacce della gente, loro fanno finta di lasciar perdere per poi agire. Così è stato anche in questo caso, lo vedete appeso ma non lo è in realtà, sta semplicemente per essere portato in salvo. un volontario lo tira velocemente dall’alto con tutta la catena, Poly è già al sicuro in una nuova famiglia.

Il cane si trova qui: Calle 28 de noviembre # 11 Colonia Chipitlán Cuernavaca, Morelos, Messico. Diceva l’appello dei giovani..

Il luogo dove viveva è Jardín de Julia, un’azienda specializzata nell’organizzazione di eventi. In rete c’è anche chi chiede di lasciare una recensione negativa sulla pagina Facebook, specificando che il motivo è proprio quel povero cucciolo! Ma dovrebbero essere le autorità a intervenire, per potero salvare, invece…

Lasciateli liberi