Amber Heard: “È arrivato il momento di infrangere le regole, ragazze!”
L'incontro al Giffoni Film Festival con Amber Heard, tra voglia di combattere, progetti per il futuro e l'incontro coi ragazzi
Bella, sensuale ma dallo sguardo vispo. Abbiamo incontrato Amber Heard al Giffoni Film Festival e la ragazza, reduce dal successo di Aquaman, sembra essere più carica che mai. Ha intenzione solo di fare tesoro del dolore del passate e delle esperienza sbagliate, buttandosi anima e corpo non solo nella recitazione e in ruoli sempre più iconici, ma battendosi per i diritti civili sulle questioni gender e razziali.
Abito leggero, gote arrossate e capelli al vento. Amber Heard si presenta al Giffoni Film Festival con la sua bellezza fresca e giovanile, ma al tempo stesso nel suo sguardo brucia l’intensità di una guerriera. Amber non vuole essere assolutamente ricordata o associata agli scandali che l’hanno vista al fianco dell’ex marito Johnny Depp. Dagli errori del passato vuole solo imparare ed attingere la forza per il futuro, non solo per la sua carriera, ma per combattere per un mondo dove l’eguaglianza di genere, cultura ed orientamento sessuale possa trionfare.
Tra gli ospiti internazionali del Giffoni Film Festival, Amber Heard rivela di essere onorata ed emozionata per la partecipazione ad un Festival del tutto incentrata sui giovani, la vera voce del futuro secondo l’attrice. “È un onore essere qui, davvero! Sapete, alla fine del percorso di ogni attore ci si chiede: ma cosa faccio davvero io? Racconto storie. Io sono uno storyteller. E a chi le racconto queste storie? A chi potrà recepirle, farle proprie, tramandarle e poi re-interpretarle: i ragazzi. Chi meglio dei bambini, dei ragazzi, è capace di giudicare se una narrazione sia buona o no!? Incontrare questi ragazzi in questo contesto è un grande onore perché alla fine è per loro che facciamo questo lavoro. Già amavo l’Italia, ma questo è ancora meglio!”
Di origine texana, Amber Heard si trasferisce molto giovane a New York per lavorare come modella ma, solo un anno dopo, a 17 anni, si trasferisce a Los Angeles dove inizia a lavorare come attrice, il vero sogno di Amber. Da prima ingaggiata in una serie di videoclip, il primo film per Amber arriva nel 2004 con Friday Night Lights, ma nello stesso anno inizia ad apparire in diverse serie tv come Jack & Bobby, The Mountain e The O.C.. Parliamo di brevi apparizioni. Il primo ruolo importante per Amber arriva un anno dopo con il film horror Side FX per poi essere notata dal grande pubblico con i film North Country – Storia di Josey (2005) con Charlize Theron e in Alpha Dog (2006).
L’anno della popolarità è il 2011 quando Amber Heard partecipa ad una serie di pellicole che la consolidano sul grande schermo, come per esempio Drive Angry dove è co-protagonista con Nicolas Cage oppure The Rum Diary – Cronache di una Passione, set sul quale incontrerà l’attuale ex-marito Johnny Depp. Interessante la sua interpretazione nel film The Ward – Il Reparto di John Carpenter, pellicola in perfetto stile Carpenter dove come protagonista c’è la malattia mentale. A questo proposito viene chiesto ad Amber Heard com’è stato per lei lavorare così giovane con un grande maestro come lo è John Carpenter. Lei ci ha risposto: “È stato un vero onore lavorare con lui. The Ward mi ha vista coinvolta in un’esperienza particolare e complessa visto che il film racconta della malattia mentale e di come viene percepita dalla società. Ho recepito questo ruolo, questa parte, come una vera e propria sfida. Il film era ricco di sfumature e sfaccettature, mettendo lo stesso spettatore a confronto con la storia, e questo ha permesso anche a me, e gli altri membri del cast, di metterci a confronto con i nostri ruoli. L’ho visto come un’opportunità di crescita, di venire fuori non solo come professionista ma anche come donna. Mi ha dato modo di affrontare i miei limiti e di superarli. È stata un’esperienza rivelatoria. Potessi tornerei immediatamente a fare nuovamente quell’esperienza.”
Negli anni Amber Heard si è messa a confronto con ruoli diversi, pellicole diverse ma anche tematiche differente, alcune della quali la riguardano anche da vicino, come nel caso di The Danish Girl, presentato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Amber, infatti, È un’attivista nell’ambito dei diritti civili, soprattutto in riferimento alle coppie omosessuali. Nel 2008 ha partecipato alle manifestazioni contro il risultato referendario della California Proposition 8. Il suo nome è legato a diverse associazioni, tra cui Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, Amnesty International, Girl Up, Human Rights Campaign, Habitat for Humanity. Nel 2010 ha fatto coming out durante la serata di gala per il 25º anniversario della Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, rivelando la propria bisessualità.
I tempi sono cambiati, ragazze! È arrivata l’ora di rompere le regole!
“Il fatto che io oggi sia qui a parlarne” – dice durante il nostro incontro al Giffoni Film Festival – “vuol dire che tanto lavoro è stato fatto in questi anni, e questo riguarda qualsiasi tipo di movimento, dalle differenze di genere agli orientamenti sessuali, fino ad arrivare ai diritti umani legati alle razze, religioni e culture. Tutti questi movimenti, oggi come oggi, sono potentissimi, sapete perché? Perché hanno la nostra voce e la nostra voce gira, si muove nel mondo, grazie anche ad internet. Internet è uno strumento complesso, ma a volte può essere un’arma per combattere, per avere giustizia, per avere finalmente voce in capitolo. Adesso siamo noi e solo noi a poter fare la differenza! Movimenti come il metoo sono nati almeno quindicianni fa, perché ne siamo venuti a conoscenza solo adesso? Perché adesso se ne sta parlando e noi, in quanto storyteller, abbiamo il dover di mandare questo genere di messaggi al nostro pubblico, alla nostra società. Abbiamo il dovere di educare per poter migliorare questo mondo.”
Guarda la nostra video intervista ad Amber Heard
Lo scorso anno Amber Heard è entrata ufficialmente all’interno del DC Extended Universe nei panni della principessa d’Atlantide Mera nel film Aquaman al fianco dell’attore Jason Momoa. Il ruolo di una donna forte, caparbia e con un forte senso di giustizia a tal punto da mettere a rischio la sua stessa vita per arrivare al suo obiettivo. Ruoli come questo, spiega la Heard, sono proprio la chiave di volta per rompere, una volta per tutti, i meccanismi di una vecchia Hollywood ormai assopita su un sistema maschilista e patriarcale ormai in piedi da troppo tempo.
“Hollywood è percepita ancora oggi come un sistema progressista ma, in realtà, è una macchina ben oliata che ha sempre funzionato, sebbene non nel modo più eticamente corretto. Ovviamente chi ci ha fatto un giro e ha visto che, in fondo, funziona bene anche se nel modo sbagliato, non vuole più scenderci e non vuole neanche cambiarvi una virgola. La produzione ad Hollywood funziona sempre così e ha sempre funzionato in questo modo da quando Hollywood è nata. Con la nascita di questi movimenti, come appunto il MeToo, questo sta cambiando. Ogni movimenti o manifestazione non sono fini a se stessi. Anche la più piccola rivolta o manifestazione è solo uno dei tanti piccoli processi che spingono verso quello che sarà un cambiamento sempre più crescente e definitivo. Il nostro compito è quello di non fermare questo tipo di meccanismo e continuare a condividere questo lavoro, anche appunto attraverso dei ruoli fuori dagli schermi o delle piattaforme, come per esempio Netflix, che hanno una forza avversa e contraria a quella che è sempre stata la forza di Hollywood. Pensiamo anche ai social, alle possibilità di condivisione che abbiamo: questo mio discorso, in questo momento, potreste condividerlo e arriverebbe in tutto il mondo. Dobbiamo parlare e parlare e parlare di questi argomenti, condividerli e farli arrivare in tutto il mondo. Dobbiamo oleare questo nuovo motore, solo così potremmo dare vita ad un mondo più giusto e corretto. Un modo dove tutti siamo uguali.”
Sulla conclusione del nostro incontro si comincia a parlare del futuro, come sempre. Il 2020 sarà un anno carico per Amber Heard, la quale si dividerà tra il set di Aquaman 2 e quello della serie The Stand, tratta dal romanzo L’ombra dello Scorpione di Stephen King di cui la Heard è grande amante. Ma si pensa anche ai ruoli per il futuro, i grandi volti, le grandi storie che l’attrice vorrebbe rappresentare. “Io vorrei poter interpretare tutte le grandi donne del mondo, e non solo i volti storici, i miti conosciute, ma anche le grandi eroine di tutti i giorni. Donne come voi sedute qui, di fronte a me. Quante storie di donne vissute e viventi devono ancora essere raccontante. Gemme nascoste nel terreno, un po’ come dei reperti archeologici, no!? Basta solo scavare e sotto di noi possiamo trovare un vero e proprio tesoro. Adesso che siamo finalmente fautrici del nostro mondo, ora che abbiamo la penna in mano, stiamo dietro la macchina da presa, e possiamo davvero prendere in mano la situazione, dobbiamo continuare a muoverci, a cercare, a scrivere e raccontare le storie di tutte quelle donne che ancora non sono state raccontate.“