#Anni90: le serie tv della nostra adolescenza
Quando le nostre giornate le riempivano loro
Anni ’90, per molti di noi sono gli anni dell’adolescenza, del liceo, del primo amore, del primo bacio, del primo trucco, della prima vera compagnia di amici, del dolce far niente, della spensieratezza e dell’irrequietezza tipica dell’età del cambiamento.
Gli anni ’90 sono anche gli anni di grandi e nuovissime serie tv che hanno fatto storia, disegnando anche la nostra.
Parliamoci chiaro, ma chi di voi non si è mai innamorata di Dylan? Il bello e dannato di Beverly Hills 90210, un minorenne che, non si sa come, viveva da solo e aveva i trascorsi di un cinquantenne.
E vogliamo parlare del taglio scalato alla Brenda con tanto di frangettona fitta e lucidissima?
Anche io , lo ammetto, sono tra quelle che la emulavano in tutto, frangettona compresa (ho reperti fotografici che lo dimostrano!!).
La carta vincente di Beverly Hills era il gruppo di amici. Con loro abbiamo imparato il significato di un forte senso di appartenenza ad un gruppo che qualsiasi cosa accadesse c’era.
Le storie di Brenda, Brendon, Kelly, Dylan, Andrea, Steve, Donna e David hanno tenuti incollati al televisore milioni di ragazzini che sognavano di avere una vita così, bella perché patinata ma in realtà profondamente vera.
Altro gruppo di amici mitico è quello dei ragazzi di Bayside School.
Il telefilm nato nel 1989 è stato trasmesso in Italia solo nei primi anni ’90 e ha sbancato. Tutti i pomeriggi Italia1 proponeva gli episodi di questi sei ragazzi alle prese con le esperienze dei quattro anni di liceo tra sentimenti, amicizia e rivalità.
La serie ve la ricordate? Era divertente e solare, con un lato comico intelligente e mai cattivo. Chi non ha mai avuto in classe lo Screech della situazione?
Non so voi, ma adesso che ci penso la rivedrei molto volentieri.
Una pietra miliare della tv, simbolo dell’amicizia per eccelenza è senza ombra di dubbio Friends, uno di quei telefilm che ha ottenuto il consenso unanime di ragazzi e ragazze di tutto il mondo e che, a distanza di anni, fa sempre piacere rivedere.
Due appartamenti, uno di fronte all’altro, da un lato le ragazze Rachel, Monica e Phoebe e dall’altro i ragazzi Joey, Chandler e Ross: una condizione di convivenza ideale, che tutti almeno una volta hanno pensato di emulare.
Rimanendo sempre sul filone comico, che ne pensate de La Tata?
Ultimamente ho beccato delle vecchie puntate su Sky Retrò, ridevo da sola, ho capito perché mi piacesse tanto. La caratterizzazione di Tata Francesca, il sarcasmo di Niles nei confronti di C.C., il personaggio di zia Assunta e Tietta, sono a dir poco geniali.
Altro telefilm divertentissimo era Willy, il principe di Bel Air.
Cominciando dalla sigla che sapevamo tutti, la serie ha portato alla luce Will Smith, all’epoca probabilmente nessuno avrebbe immaginato chi sarebbe diventato.
Ancora oggi rido ripensando a Carlton (sfigatissimo!!) o ad Hilary, l’amico Jazz e al maggiordomo Geoffrey, l’ironia sottile fatta persona.
Cambiando completamente genere, cosa mi dite di Baywatch?
Prima di questo telefilm qualcuno di noi sapeva dell’esistenza dei guarda spiaggia?
La serie era ispirata al lavoro dei Los Angeles County Lifeguards e gli episodi caratterizzano storie di salvataggio, molti argomenti sociali, problemi riguardanti il mondo della gioventù e degli adulti.
Il protagonista, tal Mitch Buchannon, non è altro che David Hasselhoff, il protagonista di SuperCar, altra serie cult ma degli anni ’80.
Aldilà delle storie eroiche dei protagonisti, quello che ricordiamo tutti della serie è la bellezza sconvolgente dei personaggi, la mediocrità non era contemplata. Pamela Anderson è una delle “bagnine” della serie, agilissima, con tutta la sua sesta di reggiseno.
Altra serie che ho amato e continuo ad amare alla follia è Ally Mc Beal.
Dopo questa serie credo che il concetto di ambiente di lavoro sia cambiato per sempre. Mi sono sempre chiesta come sarebbe lavorare in uno studio dove il bagno, unisex, è il luogo degli incontri, degli inciuci e dei grandi colpi di scena.
Per non parlare dell’assortimento del gruppo. Richard, Billy, Georgia, Elaine, Renee, Ling, John Cage, il mio preferito, soprannominato “Biscottino”, brillante e profondo, ma pieno di stranezze che lo accomunano ad Ally, protagonista e fumetto vivente. Non so voi, ma io mi sono ritrovata in lei un sacco di volte, nulla da dire, un telefilm dall’intelligenza superiore.
Infine, come non citare E.R.- Medici in prima linea, la prima serie ambientata in ospedale.
E.R., alle origini interpretata tra gli altri da un giovane George Clooney, raccontava la quotidianità di questi medici del pronto soccorso, con casi impossibili da risolvere e ritmi di lavoro disumani. E.R. ha di certo creato un genere ed è grazie a questa serie che oggi godiamo di perle del calibro di House, Grey’s Anatomy, Private practice etc etc.
Parola d’ordine? Spensieratezza!
Forse erano gli anni ’90 o forse eravamo noi, sta di fatto che se la nostra adolescenza è stata bella lo dobbiamo anche loro.