Antonello Venditti racconta il suo dramma

A quanto pare la vita del cantautore romano non è stata tutta rose e fiori. Ecco perché

Antonello Venditti ha deciso di parlare di sé come forse non aveva mai fatto. Qualche anno fa, in occasione di un’intervista rilasciata a Vanity Fair, il cantante si è lasciato andare ad alcune rivelazioni personali. Le sue dichiarazioni hanno stupito davvero tutti.

“Mi chiamavano ‘Cicciobomba’, pesavo quasi 100 chili. Mia madre sperava nei miei fallimenti, considerava le mie canzoni poco meno che spazzatura e a mio padre Vincenzo, convinta di non essere ascoltata diceva di me: ‘Il ragazzo è cretino’. Era talmente poca la stima che aveva di me che mi attaccavo all’unico vizio che mi era concesso: il cibo. Mangiavo tutto il giorno. Arrivato a 94 chili, ma forse anche a 98, dissi basta: ‘Ma non vede che sono un baule’?. Ero tra quelli che sentivano le risatine al loro passaggio e se una ragazza mi sorrideva neanche ci credevo.”

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Antonello decide di confessare così il duro rapporto che aveva con i genitori quando era giovane  e come ciò lo turbasse molto.

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Altri sono i temi toccati nell’intervista che Antonello Venditti ha rilasciato al noto giornale, tra questi il cantautore Ultimo. “La notte in cui nessuno sapeva dove fosse finito, era al telefono con me. Abbiamo fatto le 4 e 30 del mattino. Sono stato un amico e un amico non è quello che ti blandisce, né ti fa la ramanzina, ma quello che ti dice le cose come stanno. Ultimo è molto simile a come ero io alla sua età. Io sto con lui, e con me tanti altri”

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“La notte in cui nessuno sapeva dove fosse finito, era al telefono con me. Abbiamo fatto le 4 e 30 del mattino. Sono stato un amico e un amico non è quello che ti blandisce, né ti fa la ramanzina, ma quello che ti dice le cose come stanno. Ultimo è molto simile a come ero io alla sua età. Io sto con lui, e con me tanti altri”