Barbara D’Urso confessa: “Sono stata vicino a un positivo al Covid-19”

Il Covid-19 ha cambiato la vita a tutti, compresa alla tanto amata conduttrice Barbara D'Urso: le sue parole

Apparentemente i VIP hanno una vita tutta da invidiare, successo, luci televisive, ottimi stipendi e vizi infiniti. Tuttavia, il Covid-19 ha cambiato anche le loro vite, la prima a raccontarlo è Barbara D’Urso.

La conduttrice di Canale 5 ha subito vari cambiamenti e la sua vita, sia privata che professionale è molto cambiata. La donna ha prima raccontato quanto è stata vicina al virus:

Lo scorso anno una persona molto vicina a me si è ammalata, ma evidentemente il virus su di me non attacca, non ho mai sviluppato neanche gli anticorpi.

Barbara D’Urso non si è mai presa una vacanza, anche in pieno lockdown ha deciso di lavorare. Tuttavia, gli studi di Cologno Monzese non sono più gli stessi, come anche lei ha spiegato:

Barbara D'Urso

“Cologno Monzese aveva l’aspetto di una città fantasma. Pochissimi collaboratori, un autore, due cameramen, il regista. Tutti con doppia mascherina. Erano giornate devastanti, e io cercavo di infondere coraggio, incitando la gente a cantare sui balconi”.

La conduttrice ha dovuto rinunciare anche alle serate di sfogo, come quelle passate nelle balere. La donna ama danzare e stare in mezzo alle persone, per staccare un po’ la spina.

“Ci andavo spessissimo – ha spiegato –. Prima uscivo tutte le sere. Di giorno lavoravo per preparare le mie trasmissioni e la sera avevo bisogno di andare a ballare. È la cosa che mi manca di più: ballare nelle balere con il mio gruppo di amici ottantenni. Spesso ci andavo con le scarpe da danza, le calze a rete e tutto il resto, a ballare la salsa, la baciata, il swing, persino il valzer”.

Barbara D'Urso

Barbara D’Urso prima del Covid-19 prendeva anche delle lezioni di di danza classica:

Anche quelle mi mancano molto, ma i teatri purtroppo sono chiusi. Sin da bambina mi tengo impegnata. È come se mi fossi allenata, sin da quando avevo sette anni, a non avere il tempo per pensare al dolore.