Brigitta Bulgari si candida per il prossimo Grande Fratello VIP

Brigitta Bulgari si candida per partecipare al prossimo Grande Fratello VIP

Il 14 marzo terminerà la sesta edizione del Grande Fratello VIP, ma già si pensa alla settima.

In molti vogliono candidarsi a questa esperienza e tra i VIP c’è anche Brigitta Bulgari.

L’ex diva di film per adulti vorrebbe tornare a lavorare in tv dopo anni di stop e dopo l’arresto. La donna ha riferito di essere pentita del suo passato:

Diciamo che tornassi indietro non lo farei più. Questo purtroppo è un marchio che mi resta cucito addosso e che mi ha poi chiuso altre strade. In quegli anni vivevo un periodo difficile. Me ne ero andata dall’Ungheria dopo che mio padre si era risposato con una donna con la quale non andavo d’accordo.

Brigitta ha spiegato come mai si è dedicata ad una certa carriera:

Mia madre se ne era andata quando avevo un anno. A Milano non riuscivo però a socializzare, stavo spesso sola, ero arrabbiata e soffrivo. Alla fine a fare quei film da un punto di vista lavorativo mi gratificava di più, nell’ambiente mi apprezzavano mentre dai casting per modelle uscivo sempre con le lacrime perché non andava mai bene nulla. Così ho smesso di combattere con un mondo che non mi apparteneva. Non ho fatto molti film. No, ho però girato scene che poi sono state utilizzate in vari film, ma non ho passato la mia vita a girare scene hard. Non rinnego però il mio passato. Affatto. Ho vissuto bene, ho viaggiato, ho conosciuto tanta gente. Però è indubbio che sarà un marchio che mi resterà appiccicato per sempre.

La diva ha anche raccontato la serata dell’arresto:

Una sera ero in un locale di Montebelluna e sono arrivate tre auto con sei carabinieri. Mi hanno fatto scendere dal palco, mi hanno portato in caserma, mi hanno arrestata e portata nel carcere di Belluno. Accusa di atti osceni davanti a minori. Non avevo fatto niente, ma era stata presentata una denuncia perché mi sarei esibita in un locale a Fossato di Vico, in Umbria, davanti ad un pubblico composto anche da minorenni e da loro mi sarei fatta toccare nelle parti intime.

Un anno dopo fui prosciolta da quelle accuse. Però mi sono fatta 11 giorni di carcere ed in quei giorni ho pensato anche di togliermi la vita. Provavo rabbia, avevo paura, piangevo ma altre detenute mi hanno aiutato e ho resistito. Sono stata risarcita. Una cifra ridicola, 3500 euro. Per me il danno è stato enorme e lo è ancora. Quando si scrive il mio nome sui motori di ricerca esce ancora quella storia e questo non mi aiuta nel lavoro.