Bud Spencer, la mostra di Napoli

Bud Spencer celebrato con una grande mostra di Napoli che ci permetterà di ricordare il grande attore italiano

Bud Spencer celebrato in una mostra a Napoli che ricorda il grande attore italiano scomparso troppo presto. Il gigante buono del cinema italiano, esempio di bontà, simpatia, onestà. Ex atleta, insieme a Terence Hill ha creato un filone di film western all’italiana che tutti ricordiamo con grande affetto e la cui storia potremo ripercorrere nella città partenopea.

Bud Spencer

Napoli ospita una mostra dedicata a Carlo Pedersoli, conosciuto da tutti come Bud Spencer. L’attore, morto nel 2016, viene celebrato con un grande evento che dal 13 settembre all’8 dicembre 2019 si celebrerà presso la sala Sala Dorica del Palazzo Reale della città partenopea, poco distante dove è nato l’interprete di grandi film di successo 90 anni fa.

Tutto il mondo celebra Bud Spencer: c’è una statua al centro di Budapest, così come a Livorno, una piscina in Germania a lui dedicata, perché il paese adora l’attore tanto da avergli dedicato il verbo sich budspenceren, che significa picchiare come Bud Spencer. Per lui anche Napoli organizza una grande mostra a tre anni dalla sua scomparsa.

Ex atleta, attore icona del cinema italiano nel resto del mondo, pilota, scrittore, compositore, cantante, imprenditore, ma anche inventore. Bud Spencer è stato tutto questo e molto altro ancora. Un attore che ancora oggi ricordiamo con grandissimo affetto e che giorno dopo giorno ci manca sempre un po’ di più.

La mostra è stata realizzata grazie alla famiglia dell’attore, alla moglie Maria Amato e ai figli Giuseppe, Cristiana e Diamante, per parlare del “suo volto, la sua voce, la sua straordinaria gestualità fanno ormai parte dell’immaginario collettivo condiviso da tutte le generazioni, rendendolo un personaggio familiare a livello internazionale”.

La mostra multimediale è stata curata da Umberto Croppi, co-produttori Equa e Istituto Luce-Cinecittà con il supporto di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e l’ospitalità del Polo museale della Campania.