Carlo Cracco: il convento dell’Annunciata in comodato gratuito? Scatta la denuncia

Come fa Cracco a essere così certo che potrà aprire lì la sua scuola?

 

Carlo Cracco di nuovo sotto i riflettori.
A quanto pare il comune di Abbiategrasso ha concesso allo chef il convento dell’Annunciata in comodato d’uso gratuito per un anno.
Eppure, non si spiega come mai in alcune dichiarazioni pubbliche Cracco, dopo una prima stagione di eventi, voglia inaugurare la sua accademia di alta cucina.

Non era in comodato gratuito solo per un anno?

Il bando per l’assegnazione definitiva dell’ex convento in realtà è stato sospeso a inizio anno dalla giunta guidata dal sindaco del Pd Pierluigi Arrara.
“Come fa allora Cracco a essere così certo che potrà aprire lì la sua scuola?”, si chiede Domenico Finiguerra, consigliere comunale della lista d’opposizione Cambiamo Abbiategrasso. E sulla vicenda sono partite altre polemiche.

1961834_832492006767283_501616973_o

Carlo Cracco

I suoi dubbi sono stati raccolti dal consigliere regionale del M5S, Stefano Buffagni, il quale ha appena chiesto l’intervento di Raffaele Cantone e dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Il ragionamento di Buffagni è il seguente: c’è un motivo se l’unica società che ha manifestato interesse per il bando del comune di Abbiategrasso è stata la Cracco Investimenti srl, e cioè, i requisiti richiesti sono cuciti addosso allo chef vicentino.

Tra le altre cose il bando richiedeva: “un fatturato di 7 milioni di euro negli ultimi tre esercizi, due stelle Michelin, due forchette del Gambero Rosso, tre cappelli dell’Espresso, la presenza per quattro anni nella classifica 50 Best Restaurants“.

“Requisiti – sostiene il consiglire M5S – che hanno limitato la concorrenza e reso impossibile la partecipazione di soggetti diversi dalla società di Cracco”. Tra l’altro, per l’apertura di scuola di cucina, visto che l’ex convento è stato destinato ad attività universitarie e museali, serve l’ok della Sovrintendenza per i beni architettonici.
Resta il fatto che con la richiesta di parere inviata a Cantone l’accordo sul futuro dell’Annunciata sembra più che mai lontano.