Caroline Flack si è impiccata, l’autopsia conferma, pubblicato l’ultimo straziante messaggio prima di morire

Caroline Flack è morta suicida, l'autopsia ha confermato: si è impiccata. Ora i genitori pubblicano il suo ultimo messaggio prima di morire

Caroline Louise Flack, la conduttrice britannica, si è impiccata: l’autopsia ha confermato l’ipotesi del suicidio e ora la rabbia dei genitori, verso i tabloid inglesi è alle stelle. Proprio la famiglia infatti ha pubblicato l’ultimo messaggio della donna prima di morire

Il post pubblicato dalla famiglia è drammatico e straziante e innesca, soprattutto a chi era particolarmente vicino alla donna, una rabbia immane. La donna era infatti sotto i riflettori da mesi per un episodio avvenuto lo scorso dicembre, durante una discussione in casa con il suo fidanzato Lewis Burton

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La mamma della conduttrice ha reso pubblico quello che la figlia sosteneva da tempo:

 

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Un post condiviso da Caroline (@carolineflack) in data:

“Abbiamo avuto una discussione e si è verificato un incidente. Un incidente. Il sangue che qualcuno ha VENDUTO a un giornale era il MIO sangue ed era qualcosa di molto triste e molto personale. Il motivo per cui sto parlando oggi è perché la mia famiglia non ce la fa più. Ho perso il lavoro. Casa mia. La mia capacità di parlare. E la verità mi è stata tolta dalle mani e utilizzata come intrattenimento.”

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Caroline Flack inoltre, ha spiegato alla mamma, come il “mondo le fosse crollato sotto i piedi”, dopo il suo arresto. Anche il fidanzato, ha tentato in tutti modi di difendere la donna e di dichiarare di non essere d’accordo con il processo che sarebbe iniziato proprio il 4 marzo 2020

 

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Un post condiviso da Caroline (@carolineflack) in data:

Mi si spezza il cuore, abbiamo avuto qualcosa di così speciale“, ha scritto sui social, “Sono così smarrito che mi mancano così tanto le parole e mi manchi così tanto che so che ti sentivi al sicuro con me, dicevi sempre che “non penso a nient’altro quando sono con te” e non mi hai  permesso di esserci questa volta anche se ho continuato a chiedere e chiedere“.