“C’è il nome” Festival di Sanremo, il conduttore rompe il silenzio e sgancia la bomba
Carlo Conti condurrà la nuova edizione del Festival di Sanremo? Ecco le sue parole!
Amadeus ha deciso di passare il timone relativo alla conduzione del Festival di Sanremo. Seppur molto dispiaciuti per il suo abbandono, gli italiani stanno iniziando a supporre a chi verrà affidata la conduzione della kermesse ligure più famosa d’Italia. Tra i nomi spunta anche quello di Carlo Conti.
Qual è il parere del noto conduttore in merito a questa possibilità? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.
Amadeus rifiuta il Festival di Sanremo: tra i nuovi nomi quello di Carlo Conti
Le ultime edizioni del Festival di Sanremo si sono rivelate quelle più apprezzate di sempre. Il merito di tutto questo non è da imputare solamente a coloro che hanno calcato il palcoscenico, ma anche al direttore artistico di questo grande evento.
Ovviamente ci riferiamo ad Amadeus che ha saputo organizzare e dirigere questa competizione nazionale riscuotendo un grandissimo successo su più fronti. L’ex conduttore de L’Eredità si è impegnato davvero molto, anche se ha rifiutato di condurre altre edizioni del Festival, almeno per il momento.
Molti non hanno apprezzato la sua scelta in quanto lui è riuscito a ridare a questa importante manifestazione l’importanza che aveva in passato. Ad ogni modo, siamo certi che la Rai sceglierà un degno sostituto per questo evento. Fra i nomi dell’ultima ora comparirebbe anche quello di Carlo Conti. Come la pensa il simpatico toscano in merito a questa possibilità?
Carlo Conti e la sua opinione sul Festival di Sanremo
Condurre un evento come il Festival di Sanremo non è certamente alla portata di tutti, motivo per cui Carlo Conti ha deciso di approfondire bene la questione prima di scegliere cosa fare. A raccogliere le parole del noto conduttore un giornalista di Chi, che ha per l’appunto posto al presentatore di Rai Uno tale quesito.
Voglio fare un ragionamento chiaro e semplice. Se mi dovessero chiedere di fare Sanremo, fra un mese o fra tre anni, mi metterei seduto a tavolino per capire se ho le energie e l’orecchio moderno per scegliere le canzoni. Del resto è questa la cosa più importante. Se dovessi rifiutare però, non lo direi mai per una forma di rispetto verso chi lo farà. Non vorrei mai che nessuno si sentisse una seconda scelta.
Le parole di Carlo quindi sono state molto chiare e decise e fanno presagire come la sua risposta sia più indirizzata verso un no che un sì. Al momento però si tratta di semplici supposizioni, che non hanno trovato ancora nessun riscontro. Che cosa succederà?