Che fine ha fatto H7-25, il bambino di Uno sceriffo extraterrestre?
Ve lo ricordate il piccolo protagonista con Bud Spencer del cult movie Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre? Ecco che fine ha fatto
Impossibile non ricordare il piccolo H7-25; quegl’occhioni grandi e meravigliati nello scoprire un mondo con quella roba molto bella che sente ma non sa cosa sia, e che poi scopre essere la musica; il suo raggio superfotonico che carica di energia biomagnetica e ti fa parlare con cani e cavalli, e la sua incredibile avventura insieme allo sceriffo Bud Spencer (l’ancora compiantissimo gigante buono più amato di sempre).
Tutti amiamo i film di Bud Spencer e Terrence Hill, li abbiamo visti e rivisti e stravisti, ma non ci perdiamo lo stesso ogni singola replica in TV, perché fanno parte della nostra infanzia e perché hanno quella magica capacità di portarci indietro nel tempo, in uno spensierato viaggio lontano dalle preoccupazioni giornaliere, che ci culla per un po’, almeno fino a titoli di coda.
Uno dei più amati è senz’altro Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre (uscito nelle sale nel 1979), che vede al fianco del forzuto Bud Spencer il piccolo Cary Guffey (nei panni dello sperduto H7-25) al posto del biondo e agile Terrence Hill.
Una piccola favola moderna piena di scazzottate bonarie e fracassone, come la definì il famoso critico cinematografico Morandini, costruita su misura per Bud Spencer e che vede nel giovanissimo Cary una felicissima conferma dopo Incontri ravvicinati del Terzo Tipo.
Infatti, se per noi il suo volto è legato (in pratica) esclusivamente a quello del piccolo alieno figlio del sempre impegnato H7-24, per il grande pubblico americano, Cary Guffey, è Barry Guiler, il bambino rapito dagli alieni (e qui si potrebbero aprire fantasmagoriche teorie…) nel colossal di Stephen Spielberg del 1977, Incontri ravvicinati del Terzo Tipo: un esordio, a soli 4 anni di età, non da tutti per questo enfant prodige.
Purtroppo però, come già successo altre volte, quella che sembrava la nascita di una nuova stella del firmamento cinematografico, si trasforma invece nel passaggio dell’ennesima cometa giovanile, e dopo il secondo capitolo delle avventure di H7-25 e Bud Spencer, Chissà perché capitano tutte a me (del 1980) e qualche apparizione sul grande e piccolo schermo (La foresta silenziosa dell’83 e Guerra dei colori dell’5, per esempio), all’età di 17 anni decide di ritirarsi definitivamente dal mondo dello spettacolo e di dedicarsi seriamente agli studi e alla sua carriera scolastica.
Oggi, ormai 48enne, è un consulente finanziario di discreto successo in quel di Birmingham, in Alabama, è felicemente sposato e ha due figli di cui non è difficile, a pensarci bene, immaginarne il nome.