Claudio Baglioni querela Striscia La Notizia: processo per diffamazione rimandato al 2025
Claudio Baglioni ha querelato Striscia La Notizia, Antonio Ricci e alcuni presentatori accusandoli di diffamazione aggravata. Ecco che cosa è successo.
Antonio Ricci e Striscia la Notizia sono stati citati a giudizio a seguito di una querela presentata dal famosissimo Claudio Baglioni. Ad essere accusati di diffamazione anche Enzo Iacchetti, Ezio Greggio, Gerry Scotti e il mago Casanova.
Scopriamo meglio che cosa è successo e per quale motivo il famosissimo cantante italiano ha deciso di querelare il programma di punta della rete del Biscione.
Claudio Baglioni querela il team di Striscia la Notizia
Tra Striscia la Notizia e Claudio Baglioni non scorre buon sangue. Da una parte abbiamo uno dei cantanti che da sempre rappresenta la tradizione italiana in campo musicale. Dall’altra, invece, un programma che da sempre mette in luce degli aspetti che altrimenti non verrebbero mai scoperti. Ma che cosa succede quando questi due mondi così diversi e in apparenza lontani si vengono a scontrare?
Un ruolo chiave in tutta questa storia è quello rappresentato dalla Procura di Monza, la quale ha deciso di formalizzare la querela presentata da Claudio Baglioni proprio nei confronti del programma di Antonio Ricci. Oltre all’ideatore del programma però, altre persone sono state citate in giudizio.
Ci riferiamo a tre dei conduttori più amati del programma ovvero Gerry Scotti, Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti. A unirsi a loro anche un personaggio che da sempre fa i suoi sketch all’interno del programma ovvero il mago Casanova.
Queste persone sono state accusate di diffamazione aggravata nei confronti di Baglioni. Tutto è nato da una denuncia presentata nel 2022 dal cantautore italiano. In quell’occasione il cantante era finito al centro di una polemica che si basava sul plagio di alcune canzoni. Ad alzare il polverone è proprio un libro scritto da Antonio Ricci intitolato “Tutti poeti con Claudio”.
La data del nuovo processo
Antonio Ricci aveva quindi scritto come Baglioni avesse utilizzato delle frasi fatte o delle poesie antiche per proporre al pubblico delle canzoni che sono poi finite nella storia. Il libro derivava un po’ questo concetto, motivo per il quale Ricci ha deciso di intitolarlo tutti i poeti con Claudio.
Ovviamente il tutto alludendo a come fosse facile fare canzoni prendendo testi di poesie e melodie che qualcun altro aveva già pubblicato. Per non parlare poi di come Antonio Ricci avesse dichiarato l’atteggiamento del cantautore come una furbata, una scopiazzatura e una distrazione.
Questo fatto ha in qualche modo danneggiato l’immagine di Claudio Baglioni che ha quindi deciso di ricorrere alle vie legali per tutelare la sua immagine e la sua musica. Ad ogni modo il processo in questione è stato fissato per la fine di Gennaio del prossimo anno e ad occuparsene sarà proprio il giudice Monza Roberta Russo.
Inutile dire come Antonio Ricci abbia tentato più volte di difendere la sua opera e i suoi collaboratori, dicendo che tutti si sono appellati alla satira per sostenere questa produzione letteraria. Dovremo quindi attendere poco meno di un anno per scoprire che cosa succederà fra le parti coinvolte.