Coppia di influencer adotta un bambino autistico per poi ridarlo in adozione: è bufera

Myka Stauffer e suo marito James sono due noti influencer americani: da qualche giorno sono nel bel mezzo di una bufera mediatica per via di un adozione

Myka Stauffer e suo marito James non sono molto conosciuti in Italia, ma in America il loro lavoro di influencer e youtuber è molto apprezzato: da qualche giorno però sono al centro di una bufera mediatica, i due hanno adottato un bambino autistico e dopo due anni hanno deciso di affidarlo di nuovo alle adozioni.

Il piccolo, di origine cinese, è stato adottato dalla coppia due anni fa, i due erano già genitori di altri 4 figli quando hanno preso il piccolo Huxley. Per tutto questo tempo hanno filmato la vita del bambino raccontando ai fan le loro abitudini e il loro stile di vita.

myka stauffer e marito

Del piccolo i genitori hanno semplicemente spiegato che era autistico e che non riuscivano più a soddisfare le sue esigenze, ora è stato adoattato da una madre con compete in campo medico e una casa attrezzata per il piccolo. I due, hanno registrato un video in cui in lacrime spiegano la decisione presa, senza mai entrare nei dettagli:

famiglia di myka stauffer

“Aveva delle esigenze di cui non eravamo a conoscenza, non abbiamo adottato Huxley per condividerlo pubblicamente. Mostravamo solo il 5% delle nostra vita con lui, le restanti lotte rimanevano private. Molti professionisti ci hanno detto che aveva bisogno di altro. La nuova mamma ha una formazione medica professionale e una casa attrezzata a dovere.”

myka stauffer e il bambino

I follower però non si sono risparmiati e in molti hanno gridato allo scandaolo, accusando la coppia di aver adottato il bambino solo per aumentare gli iscritti al canale YouTube che, effettivamente, da quando il piccolo era nella loro vita, sono lievitati. La donna ha anche aggiunto:

figlio autistico myka stauffer

“Non eravamo pronti.  Abbiamo cercato di soddisfare i suoi bisogni e aiutarlo il più possibile. Non c’è stato un minuto in cui non abbiamo cercato di fare il nostro meglio. Gli ultimi due mesi sono stati la cosa più difficile che avremmo mai immaginato. Mi sento un fallimento come mamma”