Elena Santarelli a Domenica In racconta la malattia di suo figlio Giacomo

Elena Santarelli a Domenica In ha raccontato alcuni dettagli sulla malattia che ha sconfitto suo figlio Giacomo e la sua paura di perdere la vita

Un racconto forte quello di Elena Santarelli ospite a Domenica In che ha raccontato alcuni dettagli dolorosi sulla malattia che ha sconfitto suo figlio Giacomo. La showgirl ha ricordato quei momenti e ha  e la sua paura di perdere la vita quando ha dovuto affrontare un delicato intervento. Ecco cosa ha detto a Mara Venier.

Elena Santarelli è stata ospite di Mara Venier a Domenica In e ha voluto parlare del suo libro pubblicato da Mondadori, “Una mamma lo sa” che uscirà in tutte le librerie il 22 di ottobre e delle motivazioni che l’hanno spinta a scriverlo e pubblicarlo. Elena Santarelli ha dovuto affrontare un percorso difficile insieme a suo figlio Giacomo che ha sconfitto dopo molti mesi di cure un brutto tumore al cervello.

mara-venier

Giacomo è stato operato e, prima di entrare nella sala operatoria, ha fatto una domanda dolorosa a sua madre:

“Mamma posso morire con questo intervento?”.

elena-santarelli-giacomo

Elena Santarelli gli ha risposto quasi senza pensare:

“No Giacomo, ma che dici, l’intervento durerà un’ora, sarà velocissimo”.

Passate alcune settimane dall’intervento, Giacomo l’ha sorpresa dicendole:

“Mamma io lo sapevo che avevi paura, ti tremava il labbro e avevi le mani sudate e bagnate”.

Un dolore immenso quello della showgirl che ha dimostrato di avere una forza e una determinazione straordinarie, nonostante la sua fragilità. La decisione di scrivere il libro non è stata facile ma Elena ha voluto farla per far capire agli altri quello che ha provato durante la malattia del figlio. In più, il ricavato dalle vendite andrà alla ricerca sul cancro. Questo è, dunque, il suo modo di ringraziare la ricerca che, ogni giorno, prova a salvare tante vite.

elena-santarelli-triste

Ecco come ha motivato Elena Santarelli la decisione di scrivere il libro:

“Ci sono due motivi per cui ho deciso di scrivere questo libro: uno è perché in questo modo, con il ricavato posso aiutare la ricerca, l’associazione. Poi avevo bisogno di fare capire alle persone che cosa ho provato, anche per far capire cosa davvero ho vissuto, soprattutto contro quegli haters che mi hanno giudicato così facilmente, perché andavo a lavoro, facevo le foto da modella tutti hanno detto qualcosa. Quella è la second life, quella raccontata nel libro è la vita vera”.

Tornando indietro all’operazione di Giacomo, Elena Santarelli ha raccontato:

“Quando il 6 dicembre Giacomo è stato operato, è stato un intervento lungo 14 ore. Nell’attesa, ho ascoltato varie canzoni, tra quelle che mi sono capitate a caso, ho pensato che questa canzone, Leave a Light on, che dice “lascerò una luce accesa” fosse un segno. Avevo preso delle gocce per tranquillizzarmi, venivo dai 5 giorni precedenti senza aver mangiato e senza aver dormito. Ho consegnato mio figlio in sala operatoria, ma non sapevo come sarebbe uscito o sei lo avrei rivisto”.

elena-santarelli-lacrime

Poi, parlando del suo rapporto di coppia con Bernardo Corradi, ha ammesso di aver avuto alcuni problemi che ha superato grazie all’amore che li lega:

“In momenti di grande dolore come questo, nonostante una coppia sia ben salda, è possibile che ci si possa allontanare. Ci sono stati momenti di tensione sì, sono passati velocemente, alla basa c’è un grande amore. Io quando lo guardo la mattina ringrazio Dio, sono grata per avere un uomo così gentile, romantico che c’è sempre. Lui mi ha detto: “Tu sei quella che porterò in sala parto perché sarai la madre dei miei figli”.

Infine, la modella di Latina ha parlato della notizia della guarigione:

“So che non dormirò mai più serena al 100 per cento ma sono contenta di vedere Giacomo che sta recuperando forze, chili, energie. La mia dottoressa, Angela Mastroruzzi, mi ha chiamata, era il 10 maggio, io stavo nella mia macchinina a fare 200mila cose come mio solito, accosto nella corsia di emergenza per rispondere. Avevamo fatto tanti esami nei giorni precedenti,  quindi sapevo che avrei dovuto avere questa telefonata: “Elena ti devo dire una cosa molto bella, Giacomo è guarito non c’è più niente, è in follow up, da seguire in un secondo momento di controlli”.

Poi Elena si è aperta anche sulla sua debolezza:

“Non sono scoppiata a piangere, sai aspetti quella telefonata, la aspetti e la immagini nella tua testa, ma quando arriva non sai cosa fare. Da quando sono terminate le terapie di Giacomo, in ospedale sto andando di meno. Sto seguendo una terapia che dovrebbe farmi metabolizzare il dramma, si chiama MDR. Tornerò in ospedale quando mi sentirò pronta. Ci sono persone che per me si occupano di queste richieste, in questo momento non sono in grado di dare la forza che meritano”.

Elena Santarelli e Bernardo Corradi hanno voluto fare un regalo speciale a Giacomo dopo la guarigione:

“Siamo andati solo noi 3, il viaggio lo abbiamo fatto io, mio marito e Giacomo ed era giusto festeggiare nel luogo in cui ci aveva chiesto di portarlo, a New York, siamo andati e siamo partiti, in fretta e furia. Non ho portato mia figlia con me, perché era una cosa che dovevamo viverci noi 3. Quando tutto è iniziato lei era piccola due anni fa, non si rendeva conto di nulla”.