Emma Marrone, insulti social dopo l’annuncio del tumore
Tanta solidarietà per Emma Marrone, la cantante salentina ha annunciato ai suoi fan di doversi fermare. Ma stanno spuntando anche insulti e offese.
Tanta solidarietà per Emma Marrone, la cantante salentina ha annunciato ai suoi fan di doversi fermare per affrontare un problema di salute. Molti sospettano che si sia ripresentato il tumore. Ma oltre ai messaggi di solidarietà, stanno spuntando insulti e offese.
Gli haters hanno approfittato di questo momento drammatico di Emma Marrone per insultarla e offenderla. La cantante ha rassicurato tutti:
“Vi prometto che tornerò più forte di prima! Adesso chiudo i conti una volta per tutte con questa storia e poi torno da voi. Grazie e state sereni davvero… Andrà tutto bene!”, ha detto Emma lasciando intendere di aver avuto una recidiva del tumore contro cui ha lottato anni fa.
C’è chi, senza cuore, ha approfittato di questo momento difficile ed ha iniziato ad insultarla. Sui social sta girando il post di un utente che come immagine di profilo ha il simbolo della Lega. Questo è il suo commento: “Emma Marrone… impegnata a combattere la malattia… forse non avrà tempo per insultare Salvini”.
In questi mesi, Emma Marrone si è sempre schierata contro la politica dei porti chiusi dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini ed ha ricevuto persino degli insulti pesanti e sessisti proprio da parte di un consigliera della lega di Amelia, il suo nome è Massimiliano Galli il quale replicò così alla cantante: “Faresti bene ad aprire le tue cosce facendoti pagare per esempio”.
Per quel post terribile, Galli fu espulso e fu lo stesso Matteo Salvini ad esprimere solidarietà ad Emma Marrone con un post su Twitter: “Galli ha detto un’idiozia, spero di riuscire ad andare a vedere un concerto di Emma Marrone“.
Durante un concerto ad Ancona, Emma aveva chiarito: “Il mio palco sarà sempre fonte di luce, di amore e di rispetto per tutti, anche se questo significa prendersi la merd* in faccia. Non diventerò come voi. È un momento storico in cui stiamo annegando nell’odio. Il momento in cui un professore mette all’angolo un bambino di colore e lo prende in giro davanti ai suoi compagni. Io non sono madre, ma vorrei che mio figlio crescesse in un’Italia bella sana, pulita coraggiosa, rispettosa dei diritti di tutti”.