Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo sfrattati dalla scuola di ballo? Le parole del ballerino
Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo sono stati sfrattati dalla scuola di danza? A parlare è il ballerino; cos'è successo
Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo non hanno fatto mistero negli ultimi tempi di essere in difficoltà. Il problema pare sia da ricondurre al lungo periodo di chiusura delle attività durante il primo lockdown.
![Carmen Russo](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2021/11/Carmen-Russo.jpg)
Il ballerino ha spiegato più volte che ha dovuto chiudere la scuola di danza a causa di un affitto troppo elevato che non era più in grado di sostenere dopo la pandemia.
Sembra però che ieri, La repubblica, abbia dato la notizia di un vero e proprio sfratto della famosa coppia dallo scuola di danza che stava a Palermo.
Secondo il tribunale i due non avrebbero pagare l’affitto anche dopo la riapertura, da giugno 2021. La morosità è pari a 30.000 euro. Ora a rompere il silenzio è lo showman:
Noi abbiamo tutto scritto. Avevamo proposto di pagare tutti i debiti mensili arretrati tramite il credito d’imposta, come previsto dallo Stato che forniva questi aiuti per gli affitti durante l’emergenza Covid. I proprietari invece hanno rifiutato la nostra proposta perché li volevano in contanti.
![enzo paolo turchi](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2021/05/Coppia-4.jpg)
Sembra quindi che la versione sia diversa rispetto a quanto riportato dai giornali:
Da qui la richiesta di sfratto. Ma non è vero che non volevamo pagare. Volevamo usare il credito d’imposta e ce lo hanno impedito. Ci sono rimasto molto male, perché è un pezzo della mia vita. Non è una cosa grave, per carità. Ma è una delusione. Troveremo altro. È andata male, ma non sono milioni. Pagheremo il debito di 30mila euro. Ma andremo avanti, pronti per ricominciare.
I due tenevamo moltissimo a quella scuola di danza, perderla è come perdere un pezzo di casa: “Avevamo speso un sacco di soldi, apportando migliorie ai locali. Adesso saremo costretti a portare via tutto. Ovviamente le cose che si possono smontare. La nostra non era una palestra, era una scuola che va da ottobre a giugno. Noi abbiamo fatto di tutto per riaprire, perché è la mia vita, perché faccio questo di professione e ci ho speso in quei locali più di 100mila euro”.