Fabrizio Corona parla con i magistrati
Fabrizio Corona è di nuovo in carcere e dovrebbe rimanerci fino al 2023. Le parole del paparazzo
Fabrizio Corona oggi ha presidiato all’udienza al tribunale di Sorveglianza di Milano e ha chiesto ai magistrati un’altra possibilità. Corona è tornato in carcere il 25 marzo, dopo la sua cattiva condotta. In quella data gli è stato sospeso l’affidamento terapeutico che gli aveva concesso di uscire da San Vittore nel Febbraio 2018, appena un anno prima.
L’ex re dei paparazzi conferma e ammette tutti i suoi errori sa “di aver fatto qualcosa di sbagliato” come dice lui stesso e per questo vorrebbe continuare a provare con l’affidamento terapeutico, chiede quindi un’altra concessione e un’altra possibilità al magistrato.
Corona però potrebbe rimanere in cella fino al 2023 e nei prossimi giorni si saprà se il tribunale di sorveglianza revocherà o meno l’affidamento terapeutico. La richiesta della procura generale è stata chiara: “La misura disposta deve essere revocata definitivamente”, inoltre l’avvocato Generale Nunzia Gatto ha fatto una richiesta ben precisa: l’affidamento trascorso finora deve essere azzerato e non deve valere come pena scontata.
Se queste richieste dovessero essere accolte dai giudici l’imprenditore 45 enne dovrà rimanere in carcere almeno fino al 2023. Nel frattempo a parlare del paparazzo in cella è Giacomo Urtis, meglio conosciuto come “chirurgo dei vip”. Il chirurgo ha detto al settimane “Nuovo” che secondo lui Corona potrebbe suicidarsi in qualsiasi momento: “potrebbe fare come il topo che non trova via di uscita ed ammazzarsi. Dico ciò in virtù del ventennale rapporto di amicizia che intercorre tra noi” ma Nina Moric, ex moglie e madre di Carlos, figlio di Corona, smentisce quanto detto da Urtis.
Secondo Urtis comunque il paparazzo sarebbe soggetto ad una forma di bipolarismo che lo rende una persona psicologicamente fragile. Proprio da poco Corona aveva inaugurato un magazine dai toni irriverenti, “The King”. Come andrà a finire questa storia? È una vicenda piuttosto intricata che divide l’opinione pubblica.